
Da circa 15 anni frequento i vigneti del Rodano, partecipando a Découvertes en Vallée du Rhône o visitando aziende. Dai vari taccuini ho tratto i migliori assaggi.
Domaine Habrard
Quinta generazione di vignaioli, Laurent Habrard – che si definisce “un vignaiolo felice” – ha preso in mano l’azienda di famiglia nel 1998, passando in regime biologico nel 2008. Oggi sono 15 gli ettari vitati, concentrati quasi esclusivamente su Crozes-Hermitage (13,50 ettari), con piccole parcelle a Hermitage (0,48 ettari) e Saint-Joseph (0,63 ettari).
A Crozes-Hermitage i vigneti si trovano in due aree di produzione: 1/3 a sud della denominazione (nel lieu dit Les Chassis, nel comune di Pont de l’Isère), su colline dai terreni alluvionali, con ciottoli e loess, e 2/3 a nord della denominazione, nei comuni di Gervans e di Erôme, su colline con suoli granitici, prosecuzione di quelli dell’Hermitage. Come da disciplinare le uve coltivate sono syrah, con molte delle parcelle tra i 40 e i 60 anni di età, marsanne, con alcune piante di oltre 80 anni, e roussanne.
Il vigneto di Saint-Joseph è piantato esclusivamente a syrah, con piante entrate in produzione solo dieci anni fa, su suoli leggeri di gneiss e scistosi, con esposizione a sud.
La perla aziendale è senza dubbio la vigna a Hermitage, acquistata da Louis Habrard nel 1971 da Alain de Boissieu, il genero del generale de Gaulle: una parcella con densità di impianto di circa 10.000 ceppi per ettaro e piante vecchie di un centinaio di anni, piantato a uve bianche, quasi esclusivamente marsanne, nel lieu dit Rocoule.
Il Domaine in questi ultimi anni è cresciuto in qualità e precisione stilistica, facendo un vero e proprio cambio di marcia teso a proporre vini più fini ed eleganti senza per questo perdere in pienezza e frutto.
Le Village
7, route des Blancs
26600 Gervans
laurenthabrard.com
[Foto di copertina: tonpetitsommelier.com]
Le degustazioni dei vini del Domaine Habrard dal 2007 al 2015:
Crozes-Hermitage Blanc ’13
Maturato per il 70% in acciaio e per il 30% in barrique usate. Floreale, con note di pesca, è coerente, con un lungo finale in cui emerge purtroppo una sfumatura dolce un po’ eccessiva, ma complessivamente nitido e piacevole (degustato nel 2015).
Valutazione:
Saint-Joseph Rouge ’13
Nonostante la giovane età delle vigne, l’annata mostra il suo carattere e questo Saint-Joseph risulta elegante, fine e in spinta, tonico e fresco, con un finale lungo e sul frutto (degustato nel 2015).
Crozes-Hermitage Rouge ’12 
Niente solforosa durante la vinificazione, solo all’imbottigliamento, e solo lieviti indigeni. Al naso è esplosivo, ricchissimo di spezie e frutti neri, mentre il palato è giocato principalmente sul frutto, con note di sottobosco. Fresco e gourmand, è un Crozes immediato, succoso, da bere senza pensieri (degustato nel 2015).
Valutazione:
Hermitage Blanc ’12
Un Hermitage Blanc davvero notevole per un 2012, in cui emerge la qualità legata all’età delle vigne (centenarie) e la zona vocata per le uve bianche (Roucoule): ampio, intenso, con aromi speziati, floreali e di pesca gialla, e allo stesso tempo elegante, sapido, fresco e lungo. Unica pecca: nel finale si sente un po’ troppo la nota alcolica, ma ad averne di 2012 così (degustato nel 2015).
Crozes-Hermitage Blanc ’11
Prima annata certificata biologica (l’azienda ha cominciato la sua conversione nel 2008). Da marsanne in purezza, al naso presenta toni affumicati, con note di frutta bianca e grafite, mentre il palato è lungo, teso, intenso e denso, ricco di materia e con un finale piuttosto sapido (degustato nel 2013).
Valutazione:
Crozes-Hermitage Rouge ’10
Elegante e fresco, nei suoi toni di lampone e grafite, spezie e violetta, ma anche di buona ricchezza. Molto lungo, è di grande nitidezza e finezza, tra i migliori Crozes assaggiati quest’anno (degustato nel 2013).
Crozes-Hermitage Blanc ’09
Da vigne che vanno dai 40 agli 80 anni. Al naso emergono note di frutta tropicale, con sfumature quasi candite, e il palato è glicerico, pieno e di buon frutto, pur mantenendo scorrevolezza e una bella nitidezza aromatica (degustato nel 2011).
Valutazione:
Crozes-Hermitage Rouge ’09
Un po’ semplice, ha profumi speziati con sentori di frutti neri freschi seguiti da un palato disteso e ricco di frutto (degustato nel 2011).
Valutazione:
Saint-Joseph Rouge ’09
Nonostante la giovinezza delle vigne ecco un Saint-Joseph davvero convincente, minerale, equilibrato e di carattere, dalla bella tessitura tannica, ma anche morbido e fruttato, con un finale in cui spiccano note di tabacco e frutti neri (degustato nel 2011).
Valutazione:
Hermitage Blanc ’08
Affumicato, speziato, intenso e profondo, davvero ricco e pieno per essere un 2008, è un Hermitage di grande carattere, disteso, nitido e preciso (degustato nel 2011).
Hermitage Blanc 2007
Meno affascinante del 2005, come c’era da aspettarsi, vista la diversa caratura delle due annate, presenta note di pan di spezie quasi dolci, ha pienezza ma manca di quel quid di eleganza che un Hermitage dovrebbe sempre evidenziare. Il finale è comunque di buona tenuta e lunghezza (degustato nel 2009).
Valutazione:
Hermitage Blanc 2005
La vigna di Laurent Habrard è situata tra i vigneti di Jean-Louis Chave e quelli di Marc Sorrel. Vinificazione e maturazione sono realizzate in legno di secondo e terzo passaggio. Spiccano sentori di pera in un profilo molto aperto, ricco e grasso come questa grande annata prescrive, ma con un brillante finale balsamico a rinfrescare, dare nerbo e belle prospettive per il futuro (degustato nel 2007).
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