Indirizzo: | via Torino, 149 - 00184 Roma |
Telefono: | 06 4815702 |
Sito internet: | eitroma.com |
Giorno chiusura: | lunedì |
Fascia di prezzo: | 70-120 euro (25-38 euro a pranzo) |
Tipo di locale: | ristorante |
Carte di credito: | tutte |
Andateci per: | una cena insolita, creata sulla base della stagione, del mercato e dei vostri gusti |
AGGIORNAMENTO 2018: Luigi Nastri ha lasciato i ristoranti EIT e Stazione di Posta. Lo chef è approdato a Cortona grazie all’incontro con Tenimenti d’Alessandro, con cui ha sviluppato un nuovo progetto di ristorazione all’interno dell’azienda, l’osteria contemporanea Creta.
La cucina di Luigi Nastri all’Hotel Rex di Roma
Vi avevamo già parlato in anteprima di Eit, il ristorante guidato da Luigi Nastri che ha aperto all’interno dell’Hotel Rex dopo la chiusura di Pipero (che ha traslocato in corso Vittorio). Dopo qualche mese di rodaggio abbiamo deciso di testare da clienti il locale di uno chef sempre piuttosto in forma, che ha festeggiato la settimana scorsa la conferma della Stella Michelin al ristorante Stazione di Posta.
Il progetto gastronomico di Eit è ambizioso e fuori dagli schemi: lo si nota immediatamente leggendo un menu suddiviso fra soli 8 elementi salati e 8 dolci. Otto sono pure i tavoli, otto le mezze stagioni da cui vengono “pescati” gli ingredienti. Tutto ruota intorno all’otto (da cui Eit…), anche simbolo dell’infinito, come appare nel logo, in un gioco che vuole soprendere e divertire il commensale.
Nella nostra ultima visita scegliamo 5 elementi salati e un dolce, cominciando con il calamaro. Il piatto è giocato su un singolare abbinamento tra il sapore intenso della soia con cui è cotto il mollusco e una crema di ricotta di pecora lieve e delicata (il tutto poi guarnito da polvere di canasta e cavoletto di Bruxelles in due cotture).
Proseguiamo con il coniglio. L’esperienza è simile, con un interessante contrasto tra il sapore lungo e persistente della crema al curry che “condisce” il filetto di coniglio e quello delicato della crema al sedano rapa. Il filetto è cotto perfettamente, si scioglie in bocca. Gradevolissimo.
A metà del percorso arriva in tavola la carota, uno dei piatti più emozionanti tra quelli proposti. Si tratta di una purea di carota con fondo di germano (dalla millimetrica rosolatura al sangue), accompagnata da una carota arrostita nel suo succo. Semplicemente da bis.
Passiamo quindi al manzo, un piatto più classico (per modo di dire…): un pregiatissimo taglio di manzo spagnolo, scottato con polvere di porro bruciato (che conferisce un intenso sapore affumicato). Lo accompagnano mizuna e broccolo romanesco. Semplice e ben fatto.
Infine arriva il momento del vitello, l’idea gastronomica che insieme a “carota” più ci ha colpiti. È un rettangolo di lingua salmistrata accompagnato da una crema alla panna realizzata con il fondo del manzo. Un piatto quasi “francese”, energico e strutturato, goloso e inebriante, che trasmette fervore.
Chiudiamo il percorso con erborinato, dolce goloso e originale, realizzato con le “muffe” di un erborinato cotto, olio al pistacchio e pera in aceto di mele e mirin. Davvero entusiasmante.
Che dire, nel complesso Eit ci sembra un bellissimo indirizzo, che conferma la cucina di Luigi Nastri ai vertici della ristorazione cittadina.
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