Filodolio a Roma: parola d’ordine… extravergine
Una cucina in cerca di armonia che trova nell’olio il trait d’union tra caparbietà, passione e desiderio della giovane Anastasia Paris di comunicare, con il piatto, il suo pensiero di cucina.
Abruzzese di origine, Anastasia porta con sé quel carattere piacevolmente “testardo” dei natii di queste terre e una verve che l’ha spinta ad allontanarsi da casa, a fare rinunce importanti, a formarsi presso le scuole del Gambero Rosso (e in seguito presso catene alberghiere di livello e in ristoranti della capitale) e a modificare nel tempo il proprio stile.
Partita con un concetto di ristorazione classica (maturato nel locale di famiglia a Celano), incontra importanti chef che le fanno scoprire un nuovo estro, di cui s’innamora sin da subito e al quale si ispira per la realizzazione di una cucina armonica. Dove armonia significa impegnarsi a esaltare appieno la materia prima, regalando un percorso degustativo in cui i contrasti sono studiati con l’obiettivo di lasciare al cliente un’esperienza complessiva equilibrata.
E, in tale logica, Anastasia è stata ben lieta di accettare la sfida e di mettersi, nonostante la giovane età, alla guida della cucina di un ristorante che facesse dell’extravergine il protagonista della tavola, e non solo. Inizia così, assieme a Filippo Artioli, lo studio del progetto che concretizza il concept ideato da Stefano Donaudy Mastelloni. Campano di origine e da sempre innamorato dell’olio, covava ormai da anni il sogno di aprire un locale in cui l’olio costituisse il principale attore.
Da Filodolio si riserva grande attenzione ai dettagli: dall’arredamento alla ricerca della materia prima di piccoli artigiani, alla valorizzazione della dieta mediterranea, tutto è ben ideato e valorizzato dalla mano di Anastasia.
Le ricette, ben eseguite, diventano un tutt’uno con una carta degli oli pensata appositamente per veicolare i sapori delle preparazioni, il pathos della chef e del proprietario. Fondamentale, infatti, il suo ruolo tra i tavoli nell’accogliere il cliente con pane e olio, nell’incuriosire anche i più restii.
Della proposta ricordiamo con piacere un capocollo di Duroc, glassato al miele e abbinato all’olio extravergine di oliva “Le selezioni” dell’Azienda Agricola Le Tre Colonne (Giovinazzo, Bari), dalla corretta cottura e dal bilanciato contrasto agrodolce.
Leggi tutte le recensioni di ristoranti di Roma.