
Itinerario transfrontaliero in quattro parti tra Collio e Carso, al di qua e al di là del confine tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia, alla scoperta di grandi prodotti, vini e cucine.
#1 Gusti di frontiera
Fino a 10 anni fa – esattamente fino alla notte tra il 30 aprile e il 1º maggio 2004, quando la Slovenia entrò ufficialmente a far parte dell’UE – il confine orientale del Friuli Venezia Giulia era uno di quelli “caldi”.
Nonostante i severi posti di blocco, in molti lo attraversavano per motivi diversi: gli Italiani andavano oltre frontiera a comprare sigarette e benzina a buon mercato, gli Sloveni – o meglio, fino a pochi anni prima, gli Yugoslavi – venivano in Italia a cercare abbigliamento “occidentale” e altri oggetti difficili da trovare in patria.
Ancora oggi, il viavai a doppio senso continua, ma non ci sono più i blocchi doganali – basta acquistare la “vignetta” che garantisce la circolazione sulle ottime autostrade slovene prima di varcare il confine – e valigie e portabagagli, tanto in una direzione che nell’altra, sono quasi sempre pieni di un particolare tipo di merce: vino e cibo.
Da entrambi i lati del confine, infatti, si trovano prodotti eccellenti, che si tratti di quelli che nascono nelle terre fertili e generose del Collio (che in Slovenia prende il nome di Brda) o in quelle più dure e spigolose del Carso: ottimi vini dal carattere simile ai diversi territori in cui hanno origine – eleganti e più morbidi quelli del Collio, taglienti quelli che nascono dai vigneti “estremi” del Carso – squisiti salumi e formaggi, mieli dagli aromi particolari e altro ancora.
Oggi che i rapporti tra le due nazioni sono più che mai distesi, sono numerosi i progetti transfrontalieri di collaborazione come ad esempio quello denominato ENJOY TOUR – “Buon appetito sulle strade del gusto transfrontaliere”, finanziato nell’ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali. Un bell’esempio di utilizzo virtuoso di fondi europei basato non su opere ciclopiche e mai portate a termine come spesso avviene, ma su interventi precisi e circoscritti di cui è possibile – letteralmente – saggiare i frutti.
Proprio grazie a questo progetto siamo stati qualche giorno tra Friuli e Slovenia alla scoperta di luoghi e prodotti noti e meno noti. Già in passato, tuttavia, ci era capitato di trovarci catapultati senza preavviso di qua e di là del confine, in un gioco di segnalazioni e rimandi golosi che da un’azienda vinicola del Collio ci hanno fatto arrivare in una splendia domacija (agriturismo) slovena dove i padroni di casa, appena rientrati da una vacanza in Italia, avevano portato con sé dei fantastici formaggi dal Carso.
Anche con pochi giorni a disposizione, una buona autovettura e soprattutto un grande appetito e una grande curiosità, è possibile disegnare un bell’itinerario transfrontaliero tra Collio e Carso e poi fin nell’entroterra sloveno.
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