Indirizzo: | via degli Specchi, 6 - 00182 Roma |
Telefono: | 06 6838989 |
Sito internet: | www.openbaladinroma.it |
Giorno chiusura: | nessuno |
Fascia di prezzo: | 20-25 euro |
Tipo di locale: | birreria-gastropub |
Carte di credito: | tutte |
Andateci per: | le birre alla spina e gli hamburger gourmet |
Open Baladin è il gastropub per eccellenza a Roma, il primo fra i locali dedicati esclusivamente al mondo delle birre artigianali, aperto nel 2009 da Teo Musso (Baladin) e Leonardo di Vincenzo (Birra del Borgo).
Leggi le recensioni dell’Open Baladin Roma:
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L’Open Baladin Roma si è rifatto il look. Mentre la città andava in vacanza, la più celebre birreria-hamburgeria del centro della capitale ha chiuso qualche settimana per un restyling dell’ambiente che è stato accompagnato da un parziale aggiornamento del menu. La sala principale si presenta oggi più luminosa, con la bellissima parete coperta di bottiglie ancora più in evidenza, e con tavolini e sedute rinnovate. Rinnovate anche la saletta adiacente e quella al piano superiore.
L’offerta gastronomica resta incentrata principalmente sugli hamburger, preparati con carne di razza Fassona, cui si affiancano tanti sfizi perfetti per spiluccare qualcosa insieme a una birra: strisce e alette di pollo, scrocchette di patate, chips di patate (che qui chiamano “fatate”…). Ci sono poi i tartare burger, la mozzarella di bufala al piatto, alcune insalate e varie specialità vegetariane e vegane. A pranzo, oltre a queste proposte, anche un menu ad hoc con alcuni piatti come le mezze maniche alla carbonara o alla gricia.
Come di consueto Gabriele Bonci – che supervisiona la cucina – si diverte nel creare ricette sorprendenti e sempre interessanti con gli hamburger. Noi abbiamo assaggiato due speciali davvero gustosi, il Mediterranean Trip – con pane all’origano, zucchine grigliate, composta di melanzane viola, olive e finocchietto selvatico, provolone e salsa tzatziki – e l’Exotic Trip – con pane al lime, guacamole, pomodoro e composta di zenzero e maracuja.Parlare della birra è “quasi” diventato scontato: sempre una quarantina le spine, principalmente di piccoli produttori italiani, cui si affiancano alcune birre estere, senza contare le proposte in bottiglia.
Il servizio è informale, giovane ma sempre preparato e pronto a dare consigli. Ricordate che il successo è tale che ormai per cenare qui è necessaria la prenotazione.
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Recensione di Erica Battellani del 26 agosto 2015:
Ci piace, di tanto in tanto, tornare all’Open Baladin di Roma per sorseggiare una buona birra artigianale e magari per mangiare qualcosa.
La lista di spine e di proposte in bottiglia è sempre amplissima e di ottima qualità ed è perfettamente accompagnata da un menu (curato come di consueto da Gabriele Bonci) che spazia dagli hamburger ai fritti, dalle insalate ai panini con mozzarella di bufala.
Fra i nostri ultimi assaggi vi segnaliamo il buonissimo Sudamericano (hamburger selezione La Granda, guacamole, pomodoro e insalata) e L’Intoccabile (pane speciale siciliano di Bonci, hamburger La Granda, salsa di pomodori datterini, ricotta salata, mandorle e olive).
Al posto delle consuete scrocchette di patate – che tanto amiamo – questa volta abbiamo assaggiato le scrocchette falafel con “maionese” vegana (a base di yogurt di soia). Buone, ma con una maionese non vegana o con un classico tzatziki sarebbero state decisamente più gustose.
Fra le novità di questi ultimi tempi vi segnialiamo infine il servizio di consegna a domicilio tramite Moovenda.
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Recensione di Paolo Zaccaria del 04 febbraio 2013:
È passato un anno dall’ultimo aggiornamento di Open Baladin. La mano di Gabriele Bonci sul menu continua ad essere evidente, con tante proposte da birreria gourmet e con il suo (eccellente) pane.
Di recente abbiamo assaggiato il classico cheeseburger (con groviera), l’ottimo “Incomprensibile” (pane casereccio, hamburger, guanciale, formaggio svizzero, ketchup e maionese), il “Bonci casereccio” (pane casereccio, braciola di maiale, pecorino di Pienza, pomodoro, cipolle sfumate alla birra, insalata e senape), gustosissimo ma un po’ difficile da mangiare (per via della braciola…). Sempre favoloso l’hamburger SUD.
Se arrivate fra le 20.30 e le 21.30 il servizio potrebbe avere qualche intoppo sui tempi: l’affluenza di pubblico anche nelle serate infrasettimanali ci fa infatti pensare che l’Open Baladin non risenta affatto della crisi!
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Recensione di Erica Battellani del 31 gennaio 2012:
Le proposte di Gabriele Bonci continuano ad “animare” il menu dell’Open Baladin, che negli ultimi tempi vede alternarsi sempre nuove gustose proposte, oltre a quelle classiche della carta.
Fra gli ultimi assaggi c’è piaciuto in particolare l’hamburger SUD, con pane siciliano all’olio e.v.o. (una sorta di brioche), carne selezione “La Granda”, cipolle di Tropea in agrodolce, caciocavallo silano e mayo all’olio d’oliva pugliese. Davvero buonissimo, dal gusto intenso ma equilibrato, un inno al sud cui si aggiunge l’ottima carne piemontese.
Dal menu fisso sempre consigliabili le scrocchette, le strisce scroccanti di pollo agli agrumi, l’Open dog (wurstel artigianale trentino, crauti, ketchup e senape) e i vari hamburger.
Sempre sterminata e in continua evoluzione la selezione di birre alla spina e in bottiglia.
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Recensione di Paolo Zaccaria del 5 settembre 2011:
Gabriele Bonci colpisce ancora. A dir la verità Gabriele colpisce sempre con le sue creazioni sul tema della pizza, ma in questo caso all’Open Baladin, cioè nella birreria n.1 a Roma, è tornato per un restyling delle proposte della cucina.
In questo periodo, ad accompagnare le sempre numerosissime birre alla spina (e in bottiglia), troviamo infatti interessanti proposte fuori “di menews” firmate Bonci.
Nelle scorse settimane abbiamo fatto alcuni ottimi assaggi: la simulazione di barbecue (tenera costina di maiale arrostita servita con patate country e salsa barbecue), c’era una volta (pane azzimo di enkir con cicoria ripassata, pomodoro grigliato, bacon e hamburger selezione “La Granda”), il baccalà (cotoletta di baccalà norvegese al piatto con contorno di indivia cotta e filetti di pomodoro fresco all’aglio), il norcino (hamburger di manzo, guanciale, pecorino di Pienza semistagionato, insalata e pomodoro).
Restano comunque molto gustose e a nostro avviso consigliabili anche le proposte fisse del menu, dalle scrocchette gateau al mojito burger (uno dei nostri preferiti).
Promemoria: il 24 settembre l’Open Baladin compie 2 anni. Per l’occasione è in programma una serata di festeggiamenti con tante birre in anteprima e altre sorprese.
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Recensione di Erica Battellani del 25 maggio 2011:
Nel giro di pochissimo tempo è diventato un luogo di culto per tutti gli amanti della birra. L’Open Baladin Roma, il locale che un anno e mezzo fa ha preso il posto di Crudo in via degli Specchi, è infatti una birreria piuttosto speciale. 40 birre artigianali alla spina, più di 100 in bottiglia. La scelta è unica, almeno per quel che riguarda il panorama italiano. L’attenzione è concentrata sui microbirrifici nazionali, tuttavia non mancano mai alcune birre straniere alla spina, soprattutto inglesi e belghe.
Teo Musso (Birrificio Baladin) e Leonardo Di Vincenzo (Birra del Borgo) sono i motori di questo bel locale, affollato più o meno a tutte le ore, molto apprezzato non solo per l’offerta brassicola, ma anche per una proposta gastronomica fondata sulla qualità: hamburger, hot dog, chips, come in una classica birreria, ma preparati con ingredienti scelti, dalla carne di fassone al ketchup homemade.
Ecco gli sfizi fritti e i piatti veri e propri da non perdere: le Fatatine (chips fatte in casa, sullo stile di Sforno), le Scrocchette (ossia crocchette, in versione classica, cacio e pepe o gateau), gli hamburger (alcuni sono fissi, come il Bacon Burger con il guanciale di Paolo Parisi, altri invece cambiano in base alla stagione e sono gli Speciali, come il Mojito Burger con avocado e maionese al lime e menta), la rosetta (del Forno Roscioli) con cicoria ripassata e mozzarella di bufala.
Consiglio: se volete mangiare in tutta calma, gustandovi un hamburger cotto come si deve e servito con attenzione, andateci nei momenti meno affollati, per esempio in prima serata, verso le 19.45-20. Dalle 21.30-22 in avanti, infatti, l’Open è letteralmente preso d’assalto. Tuttavia uno dei punti a favore del locale è proprio questo: l’Open Baladin è aperto 7 giorni su 7, sia a pranzo che a cena. Uno dei pochi punti di riferimenti nel centro storico per uno spuntino, un pasto completo goloso o una semplice birra in ogni momento della giornata, anche di domenica!
Open Baladin Roma è uno dei locali segnalati sulla nostra guida turistica Roma, Arte e Cibo.
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