
Indirizzo: | 30, Avenue Aristide Briand - 06500 Menton - Francia |
Telefono: | +33 492418686 |
Sito internet: | www.mirazur.fr |
Giorno chiusura: | lunedì e martedì (mai in estate) |
Fascia di prezzo: | 65 - 210 euro |
La grande tavola di Mauro Colagreco
Davanti agli occhi la grande baia e il borgo antico di Menton, che si possono ammirare attraverso grandi vetrate, circondate da una rigogliosa vegetazione. Questa cornice idilliaca sarebbe un motivo più che sufficiente per affacciarsi al ristorante Mirazur; se poi ci aggiungiamo che ai fornelli c’è uno dei più quotati chef del momento, Mauro Colagreco, il gioco è fatto, e non ci stupiamo quindi di trovarlo affollatissimo in un fresco weekend di maggio.

La vista dal Mirazur – foto tratta dalla pagina FB del ristorante
Il Mirazur è un ristorante di confine non solo perché ci troviamo a un passo dall’Italia – il segnale della frontiera è davvero a pochi metri di distanza – ma soprattutto perché Colagreco è il frutto di un mix di tante culture, che vengono trasposte nella sua cucina: italo-argentino, si è formato in Francia, da alcuni dei più grandi chef del paese, da Passard a Ducasse.
Attinge al mare e alla montagna, ai prodotti della terra (tante le verdure e i frutti che arrivano dall’orto del ristorante) come a quelli d’acqua, dal lato italiano e da quello francese, per dar vita a una cucina leggera ed elegante, ma certo non priva di intensità e contrasti.

Mauro Colagreco – immagine tratta dalla pagina FB del Mirazur
I menu a disposizione (da 110 a 210 euro, a pranzo 65 euro) offrono la possibilità di scoprire passo passo la cucina di Mauro Colagreco, optando per un percorso di scoperta, per le ultime novità o per i piatti che l’hanno reso celebre, con la possibilità di affiancare il menu con una selezione di vini adeguata (anche se noi abbiamo optato per uno splendido Chablis 1er Cru Vaillons 2013 del Domaine Raveneau).
Quando si prenota in un ristorante 2 Stelle Michelin, al quarto posto della classifica dei 50 Best Restaurants 2017, ci si aspetta una cena impeccabile sotto ogni punto di vista. Anzi, più che impeccabile. Sorprendente. Beh, forse un po’ di sorpresa al Mirazur è mancata, ma la capacità dimostrata dalla sala di uscire dall’empasse di un momento di difficoltà (un’attesa assai più lunga del previsto tra due portate) con grazia e con stile è una qualità non comune e davvero lodevole.
Noi siamo ritornati a casa con il ricordo indelebile di alcuni piatti: l’intensa, marina e piacevolissima Ostrica Gillardeau, con crema di scalogno e pera Williams, la Barbabietola Crapaudine con caviale Oscietra, perfetto matrimonio fra orto e mare, il calamaro di Bordighera (presentato sotto forma di tagliolini) con bagna cauda, e il romantico dessert Naranjo en Flor (sorbetto all’arancia, spuma di mandorle e zafferano St. Joseph di Sospel), ispirato a un famoso tango argentino.
- Ostrica Gillardeau, con crema di scalogno e pera Williams
- Barbabietola Crapaudine con caviale Oscietra
- Calamaro di Bordighera e bagna cauda
- Naranjo en Flor
Last but not least il Mirazur, considerato il livello di cucina, la splendida location (e, lasciatecelo dire, anche la clientela, che sfoggia Ferrari, Maserati, Bentley e così via), ha un rapporto qualità/prezzo straordinariamente favorevole. Torneremo presto!
P.S. Se decidete di trascorrere un weekend in Costa Azzurra, non dimenticate di dare un’occhiata ai consigli (ovviamente gastronomici) di Mauro Colagreco.
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