La mixology è un’arte che sempre più entusiasma e coinvolge il mondo della gastronomia e dei suoi appassionati. In fondo un cocktail realizzato con alcolici di alta qualità da bartender di grande talento ed esperienza non è molto distante dalla realizzazione di un piatto gourmet da parte di uno chef…
E se pensate che questo accada solo a Milano, la capitale italiana dell’aperitivo, vi sbagliate di grosso. Perché Roma è sempre più ricca di indirizzi per chi – come noi – ama il bere miscelato di qualità.
Ecco allora una selezione dei locali che compongono il panorama attuale dei nostri cocktail bar preferiti in città. A voi l’arduo compito di stilare una classifica e, perché no, di integrare questa lista con i vostri indirizzi top.
I migliori cocktail bar di Roma
Chorus Cocktail Bar
Il locale di Massimo D’Addezio, barman di fama internazionale, è senza dubbio uno dei nostri preferiti. Consigliatissimi il Bloody Max (tequila, succo di pomodoro, succo di lime, Worcestershire Sauce, salsa di rafano, sale di Maldon, pepe di Sichuan, gocce di Sherry), il Negroncino (Omg gin, Antica Formula, Bitter Campari, essenza di peperoncino giamaicano) e il Chorus Sauar (vodka, liquore St. Germain, succo di limone, sciroppo di zucchero, pepe del Madagascar). Ci si ferma anche per cena, seduti ai tavoli nella bella sala che affaccia su via della Conciliazione, oppure al banco. Ambiente curato ed elegante ma non eccessivamente formale.
Via della Conciliazione, 4 (1° piano), 00193 Roma
Tel. 06 68892774
www.choruscafe.it
The Jerry Thomas Project
Si entra con la parola d’ordine (controllate la domanda sul sito prima di suonare il campanello), la prenotazione è obbligatoria, il tesseramento pure (è un club privato), si paga solo in contati e volendo si può fumare (ma con moderazione). Tutto questo per vivere l’atmosfera di un vero speakeasy anni Venti, dove sorseggiare cocktail eccellenti realizzati dai bravissimi Roberto Artusio, Leonardo Leuci, Antonio Parlapiano e Alessandro Procoli. Un altro consiglio: puntate decisi sulle originali miscelazioni in carta a base di gin, rum, whisky, bitter aromatizzati casalinghi che regalano nuovo sprint ai cocktail. Se amate i classici optate per un intramontabile Martini del Professore.
Vicolo Cellini, 30, 00186 Roma
Tel. 06 96845937
The Gin Corner
Nel cuore di Roma, all’interno dell’Hotel Adriano, ecco un angolo tutto dedicato al mondo dei Gin. La bottiglieria supera quota 100 referenze di gin, selezionati dal team capitanato dal bar manager Patrick Pistolesi, e composto da uno staff di giovani di talento, fra cui i bartender Andrea Cardinale e Biagio Gennaro. Qui è possibile sorseggiare i grandi classici della miscelazione a base gin, ma anche proposte più creative, come il Vivid Talent (Gin, Chartreuse verde, liquore alla camomilla, lime, zucchero). Da non perdere, naturalmente, il Gin Tonic (in una lunga serie di varianti). The Gin Corner è periodicamente teatro di interessanti masterclass.
Via di Pallacorda, 2, 00186 Roma
Tel. 06 68802451/52
Caffè Propaganda
Aperto dalle 12.00 alle 02.00, questo elegante bistrot dall’atmosfera parigina è un punto di riferimento in zona per pranzo, per cena o per uno spuntino a tutte le ore, ma soprattutto per un drink. La lista dei cocktail è messa a punto da Patrick Pistolesi e dal resident barman Livio Morena. Si va dai grandi classici, rieditati per renderli più moderni, alle proposte più creative in una carta tematica in grado di soddisfare i gusti più disparati. Un esempio? L’Air Mail, cocktail servito in coppa, che è sostanzialmente un daiquiri cocktail con top di Champagne e miele.
Via Claudia, 15/19 – 00184 Roma
Tel. 06 94534255
La Punta Agaveria
Nella parte più quieta e affascinante di Trastevere il team del Jerry Thomas Project (Roberto Artusio, Leonardo Leuci, Antonio Parlapiano, Alessandro Procoli) e quello di Freni e Frizioni (Cristian Bugiada, Luca Conzato, Stefano Angelini) hanno creato La Punta, un locale tutto dedicato ai distillati di agave (tequila e mezcal) e alla cucina messicana. Sfogliate il passaporto che vi sarà porto dal barman per scoprire tutti i cocktail a disposizione e, se siete indecisi, lasciatevi consigliare. Da non perdere il Margarita (ma provate anche tutto il resto). Dalla cucina proposte gustose come i tacos de res y chorizo.
Via Claudia, 15/19, 00153 Roma
Tel. 06 94534255
R Cocktail Bar dell’hotel Majestic
Si trova all’interno di uno dei più lussuosi hotel di via Veneto – il Majestic – ma non pensiate di trascorrere per questo una serata “ingessata”. Ci pensa infatti Emanuele Broccatelli, creativo barman di esperienza internazionale, a far divertire gli ospiti con le sue creazioni: dalle rivisitazioni dei grandi classici – da provare lo “Spritz a modo mio” – alle sperimentazioni “ossidate”, cocktail affinati e conservati in bottiglia, per mettere in risalto sfumature e complessità. Provate pure più proposte senza temere di risvegliarvi con un gran mal di testa all’indomani: Emanuele usa solo i migliori liquori, distillati, sciroppi e bitter homemade. Broccatelli è anche proprietario del 47 Barrato.
Via Vittorio Veneto, 79, 00187 Roma
Tel. 06 42144855
Stravinskij Bar de L’Hotel De Russie
Ritrovo esclusivo per ospiti internazionali che alloggiano presso il lussuoso Hotel De Russie, la Piazzetta Valadier dello Stravinskij Bar con vista sui giardini terrazzati del Pincio è meta ambita da ogni amante del bere miscelato. Siamo nel cuore di Roma e l’accoglienza è di quelle che non dimenticherete. Si sceglie fra un’ampia selezione di cocktail eseguiti con tocco personale, come lo Stravinskij Bloody Mary (Vodka Grey Goose, succo di lime e una ricetta segreta di spezie e aromi), l’Our Dirty Martini (Gin Mare miscelato con pressatura fresca di Olive Italiane), un Castro Street che mixa Martini Rosso, Campari, Cynar, Cetriolo e sale affumicato delle Hawaii o lo Stravinskij Spritz di Dino Boraso. Supervisor bar Daniele Valeri e Agostino Musichini, con i bartender Barbara Simmi, Luca Cappietti e Alex Morozov.
Via del Babuino, 9, 00187 Roma
Tel. 06 32888874
A dispetto di tutti coloro che pubblicano classifiche “definitive”, questo è volutamente e dichiaratamente un articolo non esaustivo e soprattutto suscettibile di aggiornamenti, quindi continuate a seguirlo…
Se siete appassionati di bere miscelato, leggete anche questo articolo di Luciana Squadrilli: “Polibibite, come bevevano (e miscelavano) i Futuristi”.
[Articolo realizzato con la collaborazione di Erica Battellani, Livia Montagnoli, Luciana Squadrilli, Federico Iavicoli e Marco Veneziani]
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