
Il cru: sicuramente tra i più grandi; l’annata: non grandissima ma “classica” e molto interessante nelle sue espressioni migliori; il produttore: un mito.
Detto questo dobbiamo ammettere di non essere rimasti particolarmente entusiasti di questa bottiglia, anzi, forse a prevalere è un po’ di delusione.
Nei profumi le note terrose e di china sono accompagnate da delicate note speziate. Al palato è cupo, compatto, un po’ rigido e contratto con dei tannini così duri che francamente ci lasciano perplessi. Un vino un piuttosto scorbutico, algido nella sua “distanza” e francamente, visto il nome e il prezzo, inadeguato.
Domaine Comte Georges de Vogüé, rue Sainte-Barbe, 21220 Chambolle-Musigny
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