In genere quando si parla di vacanze in Sardegna si pensa subito al mare cristallino che lambisce le magnifiche spiagge di sabbia bianca che caratterizzano le coste dell’isola, tuttavia, la Sardegna è molto di più. L’isola, infatti, oltre ad essere custode di ricchezze storico-culturali, possiede anche un’importante tradizione culinaria. In altre parole, la Sardegna non è solo un posto in cui rilassarsi e immergersi in acque turchesi, ma anche un luogo dove gustare delle prelibatezze culinarie introvabili altrove.
Come raggiungere la Sardegna
Se si ha intenzione di organizzare un periodo di vacanza in Sardegna è fondamentale informarsi qualche mese prima sui mezzi di trasporto che raggiungono l’isola. Essendo una località turistica estremamente frequentata ogni anno, è piuttosto semplice raggiungerla, tuttavia, è bene sapere come. I mezzi di trasporto utilizzabili sono vari: auto, moto, camper, traghetto e aereo. Ovviamente la scelta del mezzo maggiormente adatto dipende dalle proprie esigenze, se hai intenzione di raggiungere l’isola nel minor tempo possibile allora è necessario prendere l’aereo, se, viceversa, hai intenzione di fare un viaggio in pieno relax solcando le onde del mare allora conviene prendere il traghetto. Questo mezzo può essere utilizzato anche se si parte da località lontane, ad esempio potrai raggiungere la Sardegna in traghetto partendo da Nizza e da altre località europee.
Cosa mangiare durante la vacanza in Sardegna
La Sardegna è una terra ricca di prelibatezze culinarie, frutto dell’integrazione di diversi popoli che hanno vissuto su quest’angolo di paradiso terrestre. Forse uno degli alimenti sardi maggiormente conosciuti è il pane carasau, oggi conosciuto e consumato su tutto lo stivale. Si tratta di un “disco” molto sottile e croccante, originario della Barbagia e poi diffuso in tutta la Sardegna. Noto anche come “carta da musica”, può essere consumato da solo o per accompagnare altre salumi, formaggi o secondi.
Culurgiones
Un altro piatto molto famoso della cucina sarda sono i culurgiones ogliastrini, detti anche culurgionis, un particolare formato di pasta ripiena di patate, pecorino e menta, caratterizzati da una tipica chiusura a forma di spiga. Si preparano anche in altre zone della Sardegna e il ripieno può in parte cambiare. Di norma questa pasta viene accompagnata da un semplice sugo di pomodoro che arricchisce il tutto.
Lorighittas
Se si è appassionati di primi piatti allora non è possibile non assaggiare i lorighittas durante la vacanza in Sardegna. Si tratta di particolari spaghetti intrecciati che formano una sorta di doppio anello preparato con semola di grano duro, acqua e sale. Tradizionalmente questa pasta si realizzava per la festa di Ognissantied era condita con un sugo a base di galletto, ma si unisce perfettamente anche a sughi a base di crostacei, in particolare astice, gamberi e scampi.
Fregula
La cultura culinaria della Sardegna è stata influenzata da molti scambi culturali nel corso dei secoli. Fra i piatti che probabilmente hanno origine dall’incontro con Fenici, Punici e Cartaginesi c’è la fregula, pasta a base di semola di grano duro e acqua salata, caratterizzata da una forma sferica irregolare e dalla tostatura. Si può gustare in brodo oppure fredda, può essere accompagnata sia da carne che da pesce a seconda della località. Una specialità da assaggiare è la fregula con arselle.
Maialino sardo
Nel novero della tradizione culinaria sarda, il maialino (conosciuto anche come Porceddu) ricopre sicuramente un ruolo importantissimo visto che si tratta di una pietanza conosciuta in tutt’Italia. Se si è amanti della carne, questa pietanza non può non essere assaggiata, si tratta di un tenerissimo maialino da latte che viene arrostito sulla brace con metodi particolari in modo da garantire la giusta cottura. Si tratta di uno dei piatti più famosi e facilmente reperibili sull’intera isola.
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