
Indirizzo: | Via Varrone, 2/C - 00193 Roma |
Telefono: | 06 68301756 |
Sito internet: | www.nanubagelbar.it |
Giorno chiusura: | domenica (orari: 11.00-21.00) |
Cominciamo dall’epilogo. C’è ancora qualcosa da mettere a fuoco nel concept di questo nuovo locale a pochi metri dallo shopping di via Cola di Rienzo, perché le premesse (e le potenzialità) ci sarebbero tutte.
In fondo, diciamoci la verità, a Roma non è facile trovare un buon pastrami (fatta eccezione per l’ottima interpretazione gourmet che Cristina Bowerman propone su ApeRomeo), e il desiderio di scoprire un indirizzo che finalmente sdogani nella Capitale la celebre punta di petto di manzo marinata e affumicata secondo la tradizione kosher – oggi must della gastronomia statunitense – ha funzionato da calamita.
Da Nanù il pastrami diventa ripieno perfetto per il bagel, la ciambella salata prima bollita e poi cotta in forno di origine polacca, importata in America e presto eletta simbolo dello street food contemporaneo.
Siamo nel primo bagel bar capitolino, 50 metri quadri di arredi in materiali naturali, tanto legno, colori rilassanti e un bancone che taglia lo spazio in lunghezza. La proposta gastronomica, come prevedibile, punta soprattutto sui bagel in arrivo dal laboratorio di Prelibato, che realizza in esclusiva per Nanù varianti al curry, al nero di seppia e classici con semi di sesamo o papavero.
Ne ordiniamo uno con pastrami (ma sembrano interessanti anche il bagel con falafel e quello con parmigiana di melanzane), ci viene servito in una pratica confezione da passeggio, appena scaldato: l’idea è buona, ma l’impasto non troppo convincente (fin troppo tenace) e la farcitura un po’ parsimoniosa, seppur ben realizzata con senape e cetriolini.
Impatto più deludente con il wrap, il rotolo di piadina farcito che attinge ancora una volta alla tradizione d’Oltreoceano: quello con pollo e salsa guacamole è troppo asciutto e non succulento come ci aspetteremmo.
Ampia la scelta di insalate, anche personalizzabili, zuppe e proposte da consumare in loco o a portar via. Altrettanto varia la carta di estratti di frutta e verdura, succhi biologici home made, yogurt.
Noi optiamo per un dolce (ce ne sono anche di vegani), stavolta eccellente: crema di mascarpone con sbriciolata di pan di spagna al cioccolato e melograno.
Tante buone idee, qualche pecca in fase di preparazione e servizio un po’ scoordinato (seppur gentile). Ma siamo all’inizio. Ci riserviamo una seconda prova.
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