
Una bomba ha messo in allarme i gourmet di Milano. Ha aperto di recente, accanto a Eataly in piazzale XXV aprile, il concept elaborato da Autogrill in collaborazione con Niko Romito, chef del ristorante Reale, 3 Stelle Michelin a Castel di Sangro. E noi l’abbiamo subito testato.
In buona sostanza, la bomba altro non è che una pasta da pane, che è utilizzata sia con farciture salate, sia dolci. Una sorta di krapfen all’italiana o, volendo, un’alternativa al Trapizzino.
La bomba è soffice come una nuvola, dolce come un pan brioche, spugnosa e golosa come solo la frittura sa essere. Quella ben fatta, che non torna acidamente su e giù per tutta la giornata. Certo, sostanziosa. Bisogna fare attenzione perché – per la gola – si rischia di cadere nel secondo assaggio. E poi non resta posto per gianduia, crema (anche con lo Strega), marmellata o bombamisù (una bomba al tiramisù).
Tra i ripieni salati ci sono tre proposte leggere e tre proposte gourmet, come spinacino fresco e spezzatino o maiale fondente e senape (fondente non perché ci sia cioccolata, come domandano alcuni avventori, ma per la texture della carne). Ogni bomba è proposta in abbinamento con vino o birra.
Il nostro test, sabato scorso, è stato effettuato sul n. 2: scarola, uvetta, acciuga, olive e pomodoro. Si sentivano tutti gli ingredienti, freschi e ben conditi. L’unica vera difficoltà è come addentare la bomba senza perdere il ripieno per strada. Vero che è stato studiato un apposito contenitore triangolare in carta. Solo che si rischia di mangiare anche quella, se non la si piega per bene.
- Bomba di Niko Romito Milano: due versioni dolci
- Bomba di Niko Romito Milano: una versione salata
Il locale è piccolo. I tavolini ravvicinati, purtroppo, spingono a consumare con una certa avidità il cibo.
Lo staff è composto da giovani con il sorriso e disponibili a porre rimedio ad alcune mancanze dovute all’ancora scarso rodaggio. Siamo sicuri sia solo questione di tempo se in cassa c’è un po’ di caos.
Bomba strizza l’occhio ai giovani e parecchio anche agli stranieri con il menù al tavolo solo in inglese in una delle zone più trendy di Milano. Un indirizzo da aggiungere per un improvviso buco allo stomaco mentre si passeggia nel quartiere Isola.
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