Indirizzo: | Via della Stelletta, 4 – 00186 Roma |
Telefono: | 06 68136310 |
Sito internet: | www.retro-bottega.com |
Giorno chiusura: | lunedì a pranzo |
Fascia di prezzo: | 45-60 euro |
Carte di credito: | Visa, Mastercard e Bancomat |
Andateci per: | una cena gourmet informale nel cuore di Roma |
Cucina a vista, bancone come in un tapas bar, menu alla lavagna, piatti d’autore: il tutto nel centro storico di Roma.
Leggi le recensioni di Retrobottega Roma:
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Audacia e rassicurazione. Sono queste le chiavi di lettura di Retrobottega Roma, una delle più belle novità nel panorama della ristorazione capitolina di questi ultimi anni. Audacia, perché qui si gioca sulla formula, estremamente informale, e allo stesso tempo divertente ed esperienziale, e ci si diverte con una cucina innovativa, precisa nella tecnica, audace negli accostamenti. Rassicurazione perché state pur certi che da Retrobottega non resterete delusi, perché ogni volta troverete un menu differente, ma sempre centrato, divertente, appagante.
Con l’arrivo del secondo compleanno, a fine dicembre, il locale di via della Stelletta chiude per due mesi, perché il successo è tale che è diventato necessario ampliare lo spazio. I cuochi bottegai – capitanati da Giuseppe Lo Iudice e Alessandro Miocchi – si apprestano ad allargarsi al civico accanto, dando così più “respiro” a un locale che si è rivelato immediatamente troppo piccolo per fronteggiare una tale mole di pubblico.
Brevissimo riepilogo per i pochi che ancora non conoscono Retrobottega: qui non si prenota, a meno che non vogliate assaggiare uno dei menu degustazione al tavolo sociale. Si mangia un po’ a tutte le ore, da mezzogiorno a mezzanotte, e ci si diverte con una cucina d’autore – gli chef hanno esperienze pluristellate alle spalle – ma senza i fronzoli di un grande ristorante. Ci si siede al banco o ai tavolini alti sparsi per la sala, e fondamentalmente non c’è servizio. Si prendono le posate e i bicchieri riposti nei cassetti e ci si prepara a osservare i cuochi all’opera. Fra le novità dell’ultimo anno ci sono stati alcuni miglioramenti, come l’introduzione di “veri” bicchieri al posto di quelli di plastica e una bella integrazione della selezione dei vini, ora adeguata alla proposta gastronomica.
Ma cosa si mangia? Ecco gli ultimi assaggi che più ci hanno conquistato: tuberi cotti nel carbone, acciughe e tartufo (intenso, complesso, saporito eppure leggerissimo); risotto, granchio, lenticchie e alloro (di grande cremosità e fresco allo stesso tempo); cavoli & cavoletti, ovvero quando si può fare grande cucina con soli vegetali; semolino, Marsala e panna acida.
Ma non soffermatevi troppo su quel che abbiamo assaggiato noi. Andate da Retrobottega e sperimentate il menu del momento!
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In questi ultimi mesi in diverse occasioni abbiamo avuto modo di riprovare Retrobottega, il bistrot di via della Stelletta a Roma, e abbiamo avuto la conferma che si tratta senza dubbio di una delle più interessanti aperture in città negli ultimi dodici mesi.
È soprattutto il suo stile assolutamente informale, unito a una cucina d’autore di Giuseppe Lo Iudice e Alessandro
Miocchi e degli altri “cuochi bottegai”, che ci fa apprezzare questo locale, tanto diverso dagli stereotipi del ristorante romano e molto vicino ai bistrot delle altre capitali europee che negli ultimi anni hanno trasformato il volto dell’alta ristorazione. Fra i nostri ultimi assaggi, in ordine di gradimento: vacca vecchia, castagne e topinambur; cuori di pollo, calamaretti e cavolo nero; patate, cozze e mandorle su una base di pil pil; cicoria cacio e ovo; crema bruciata e mele; mandarino, mascarpone e vaniglia.
Vi ricordo che da Retrobottega non si prenota, si arriva e si fa la fila, quindi se siete impazienti vi consiglio di evitare gli orari di punta. L’alternativa è prenotare il vostro posto nel tavolo sociale, dove viene servito solo un menu degustazione dall’eccellente rapporto qualità/prezzo (4 portate a 38 euro).
di Paolo Zaccaria
13 dicembre 2016 -
Questa recente apertura – di cui si è parlato parecchio – ci è apparsa da subito una bella novità. Retrobottega Roma è il laboratorio gastronomico di Giuseppe Lo Iudice, Alessandro Miocchi, Gabriele Di Lecce e Matteo Magagnini, quattro giovani cuochi-bottegai con importanti esperienze alle spalle – dal Pagliaccio a Piazza Duomo, a Metamorfosi, solo per citarne alcune – che cercano di proporre una cucina a zero sprechi, ingegnandosi nell’utilizzo totale degli ingredienti.
Date un’occhiata alla lavagna e lasciatevi consigliare dai “bottegai”, vivendo l’atmosfera informale di un locale che punta tutto sulla sostanza, dove non ci sono camerieri e dove ci si affaccia al banco per “ritirare” i piatti scelti.
Fra i nostri assaggi migliori: i cuori di pollo con cavolfiore e caffè, dal divertente gioco di consistenze, le classiche e gustose polpette al sugo e l’anatra con paprika e verza. Non ci hanno convinti invece le mezze maniche con guanciale e barbabietola, un po’ slegate, che avrebbero giovato della consistenza di un guanciale croccante. Si risale in chiusura con il dolce “pera e amaretto”, complesso ma molto goloso.
Consigliato per chi ha voglia di qualcosa di buono, in centro, in un contesto giovane e piacevole, a prezzi competitivi.
Valutazione:
di Erica Battellani
29 marzo 2016
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[Foto di copertina tratta dalla pagina Facebook di Retrobottega Roma]
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