Indirizzo: | via Albano, 9 - 00179 Roma |
Telefono: | 06 789170 |
Sito internet: | osterianumerosette.com |
Giorno chiusura: | domenica tutto il giorno, lunedì e sabato a pranzo |
Fascia di prezzo: | 25 - 40 euro |
Tipo di locale: | ristorante |
Carte di credito: | Visa, Mastercard e Bancomat |
Andateci per: | la chateaubriand, il buon rapporto qualità/prezzo |
Un locale a metà fra l’osteria e il ristorante, che propone una cucina ben fatta, con porzioni generose e prezzi contenuti.
Le Recensioni di Via dei Gourmet:
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Cuori e picche sono sovente separati da un filo sottile; vale anche per questo valido locale davvero boarder line tra la definizione di ristorante e quello di vera e propria osteria.
La seconda prova è stata prodiga di conferme, ma ci ha lasciato la sensazione di un pizzico di brillantezza in meno rispetto alla scorsa occasione, dovuta forse soltanto al fatto di aver scelto piatti più semplici.
La schiettezza del personale, le generose porzioni, i prezzi contenuti ne fanno sempre un ottimo rifugio per una serata tra amici.
Stavolta mozzarella di bufala casertana con bottarga e carciofi, sauté di cozze, filetto di manzo e un assaggio di rigatoni con pomodoro, ‘nduja e ricotta di bufala: piatto davvero ben pensato, nella sua semplicità, con la dolcezza della ricotta, perfettamente dosata, che stempera a dovere l’aggressività del calabro salume.
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Recensione di Federico Iavicoli del 03/11/2012:
“Me ne infischio se è di Bronte!” Ci è venuta in mente una colorita uscita che fece Gabriele Bonci assaggiando un gelato artigianale non proprio di suo gusto, quando siamo venuti a mangiare qui, a due passi dalla fermata Metro di Colli Albani. Perché all’Osteria Numero Sette (nome fortunato, ce n’è una ottima anche vicino Bologna) non si corre davvero il rischio di non trovare una cucina all’altezza delle materie prime utilizzate: ci sono persone che lavorano bene, che come direbbero Oltreoceano fanno cose ordinarie in circostanze straordinarie.
Le circostanze in questo caso sono quelle di un mercato impazzito, come quello della ristorazione romana, e la faccenda è questa: tre soci, due sardi e uno calabrese, che rispondono al nome di Natascia, Francesco e Ubaldo, aprono un localino a via Muzio Scevola. Buone materie prime, trattate con sapienza, un occhio alla cucina isolana e tavoli sempre prenotati. Le guide non se li filano, il pubblico sì. Meglio così, pensano loro. Ad Aprile 2011 trasferiscono la baracca a via Albano, e migliorano ancora.
Sempre con garbo, puntualità, supportati da gente che ai fornelli non sbaglia un colpo. Tutto delizioso, quando ci siamo stati noi, dal carpaccio di bisonte alla sfoglia di polpo arrosto, agli gnocchetti sardi con Vernaccia e salsiccia (che mantecatura!), a una chateaubriand semplicemente perfetta.
Vini italiani, da scegliere sugli scaffali di una sala minimal, sui toni lilla; servizio schietto e cordiale. Consigliatissimo!
[Immagine: © Flickr / Brian Solis]
francesco mastio says
Giusto. lo chef. Le attenuanti sono aggravanti.