
Indirizzo: | via Crescenzo del Monte, 18 - 00153 Roma |
Telefono: | 06 5894333 |
Sito internet: | www.osteriafernanda.com |
Giorno chiusura: | sabato a pranzo e domenica |
Fascia di prezzo: | 35 - 55 euro |
Tipo di locale: | ristorante |
Carte di credito: | Visa, Mastercard e Bancomat |
Andateci per: | una cena fra amici |
A due passi da Porta Portese, un bistrot dall’arredamento moderno e lineare, gestito dallo chef Davide Del Duca e dal socio e sommelier Andrea Marini.
Leggi le recensioni di Osteria Fernanda Roma:
-
Mancavamo dall’Osteria Fernanda da circa tre anni e così, visto anche il recente cambio di sede, abbiamo deciso di riprovare questo locale in zona Porta Portese. Ahimè, pur avendolo trovato migliorato rispetto a qualche anno fa, questo ristorante continua a non convincerci.
Troppi ingredienti nei piatti, sapori che spesso sfuggono al controllo, talvolta pesantezza eccessiva. Ci rendiamo conto di essere in controtendenza rispetto al resto della critica, ma non possiamo che raccontare la nostra esperienza.
Cominciamo con una rivisitazione del saltimbocca: carne cruda – carpaccio ripieno di tartare – con foie gras gelato, salvia e visciole. Una quantità eccessiva di carne, non bilanciata sufficientemente dagli ingredienti vegetali, che si perdono nel piatto, sovrastati da tartare, carpaccio e foie gras.
Poi abbiamo assaggiato il “canascione” (pasta verde ripiena di burrata) con erbe, foglie e acciughe del Cantabrico. La nota vegetale dello specchio di erbe e le acciughe coprono qualsiasi altro sapore rendendo anche in questo caso, a nostro avviso, il piatto poco equilibrato.
A seguire il momento migliore della serata: pluma iberica, pastinaca, mandarino e n’duja ghiacciata. Ottima la carne, cotta alla perfezione, che ben si completa con gli altri ingredienti.
Non ci convince invece la capasanta, sesamo nero, rapa rossa e foie gras, dove spicca una nota grassa eccessiva, e dove francamente la capasanta, che dovrebbe essere il principale ingrediente, sparisce sotto un guazzabuglio di sapori.
In chiusura un gradevole dessert a base di ricotta, salvia, frutti rossi e karkadè gelato (una preparazione che evidentemente piace molto allo chef).
Buona la selezione di vini – con una particolare inclinazione per le produzioni bio – dai ricarichi piuttosto onesti. Servizio cordiale e spigliato.
A onor del vero, lo chef Davide Del Duca era assente. Ma possibile che un’esperienza dimenticabile come questa sia determinata solo dalla sua assenza?
(testo di Erica Battellani e Paolo Zaccaria)
-
Recensione di Erica Battellani del 29/02/2015:
Semplicità. Questa parola mi gira per la mente da quando sono stata – due volte – all’Osteria Fernanda. Non perché si tratti di un posto semplice, piuttosto perché un tantino di essenzialità e pulizia in più nei piatti di questo locale (situato a un passo da Porta Portese) non guasterebbe affatto.
Fra le varie cose abbiamo assaggiato del salmone affumicato al cacao e caffè con spuma di Parmigiano, germogli e crumble di anacardi (davvero troppo sapido), la scaloppa di foie gras, gelato al pepe di Szechuan, purea di limoni e polvere di noci (forse il miglior piatto della serata), i cappellacci d’anatra al vino rosso, salsa di topinanbur e foie gras alle erbe (non male, ma un po’ confusi nei sapori), i bucatini all’amatriciana (avremmo preferito meno quantità, sia di guanciale croccante che di sale).
Quindi reale di maialino, porro arrostito e datteri (buono) e filetto di manzo, patata ripiena di patata, castagne e foie gras, un po’ troppo complesso ma gustoso. Per il dolce non c’era più abbastanza spazio, quindi abbiamo concluso con un buon caffè.
Discreta la carta dei vini, nella quale però sarebbe meglio indicare anche l’annata… Il servizio è cordiale e disinvolto.
La voglia di osare a tutti i costi non sempre porta a risultati positivi. Nei piatti sembra che spesso non si riesca a trovare la quadratura del cerchio, sia in quelli più complessi, per una quantità eccessiva di ingredienti da equilibrare fra loro, che in quelli più classici, magari per errori banali (quasi tutti i piatti erano troppo salati).
Detto questo, in molti parlano bene di questo ristorante, che resta un indirizzo piacevole per l’atmosfera informale e accogliente. Speriamo quindi di essere smentiti presto da un’esperienza più positiva.
Pienamente d’ accordo con il recensore, forse la colpa è delle attese ingenerate dai tanti passaparola positivi, ma l’ esperienza è stata alquanto deludente
Devo dire che, pur cogliendo alcuni spunti, la mia impressione sull’Osteria Fernanda è complessivamente positiva.
Ho assaggiato piatti diversi da quelli recensiti, ma in linea di principio, trovo che il menù sia originale ed interessante, senza cercare effetti pirotecnici, ma equilibri originali.
Il crudo di gamberi (con salsa di conchiglie grano arso e agretti) mi ha convinto poco, mentre ho trovato ottimo il piccione (con topinambur, caffè e arachidi) sia per gli accostamenti che per la cottura perfetta della carne.
Molto valida la carta dei dolci che propone qualcosa di nuovo.
L’ho provato nella vecchia sede e concordo pienamente con la recensione: