
Indirizzo: | largo Appio Claudio, 346 - 00174 Roma |
Telefono: | 0671584807 |
Sito internet: | www.giudaballerino.it |
Giorno chiusura: | nessuno |
Fascia di prezzo: | 30-40 euro |
Tipo di locale: | trattoria |
Carte di credito: | tutte |
Andateci per: | i carciofi alla giudia, gli arancini, la carbonara |
L’osteria di Andrea Fusco è un ottimo indirizzo per gustare i piatti della tradizione romana (e non solo), in un ambiente gradevole e accogliente.
Le Recensioni di Via dei Gourmet:
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Un po’ come era accaduto per Lievito Madre, siamo andati all’Osteria del Giuda Ballerino! con un filo di preoccupazione. Stando ai “rumors”, infatti, c’era da aspettarsi un certo calo nella proposta di cucina.
Per questo, a distanza di mesi, siamo doppiamente felici di confermare il punteggio di tre cuori per uno dei low cost cittadini più gradevoli e indovinati, sia nella formula, sia nell’ambiente.
I mini arancini sono sempre sempre una garanzia (imperdibile quello con creste e rigaglie di pollo; peccato soltanto non aver ritrovato in carta quello al nero di seppia con lardo di Arnad), la carbonara con i rigatoni Valentini è eseguita a regola d’arte, il baccalà su crema di ceci fa sentire il peso di una materia prima di qualità assoluta, i dolci verrebbe voglia di provarli tutti, il servizio non fa una piega, e quanto al bere basti ricordare che il locale, polifunzionale, è anche enoteca.
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Recensione di Federico Iavicoli del 28/04/2011:
Pensano in grande, Andrea e Mariana, e i risultati gli danno ragione. A loro va dato il merito di essere stati tra i primi in città, a cercare di pronunciare un discorso che contenesse grande cucina e piccoli prezzi. Accadeva qualche anno fa, a poche centinaia di metri da qui, via Publio Valerio Corvo, nella vecchia sede del loro ritrovo per gourmet e appassionati del fumetto.
Spostandosi di sede, da qualche tempo, hanno mantenuto il nome ma diversificato l’offerta. Non più soltanto ristorante vero e proprio (c’è comunque una manciata di tavoli dedicata alle emozioni forti), ma anche bar, enoteca e soprattutto osteria. Il cuore del locale è il grande isolotto centrale, a vista: tutto esce da lì, ed è un bel vedere. Voltato l’angolo vi ritrovate in una saletta con tovagliette di carta, ambiente accattivante e un menu tutto pepe, che comprende uno splendido carciofo alla giudia, ottimi arancini (con nero di seppia e lardo di Arnad, oppure con zafferano e piselli), spaghettoni con l’amatriciana di tonno (vecchio classico di Andrea), guancia di manzo cotta a bassa temperatura con purè di patate e fave di cacao (molto valida anche questa).
Pazienza, dunque, se qualche piatto ogni tanto sfugge di mano, come capitato in recente occasione con le conchiglie con broccoletti, moscardini e colatura di alici (un po’ acquosi e slegati) e i saltimbocca di pesce spada con rughetta e arancia (al contrario, un po’ secchi); si tratta perlopiù di errori di esecuzione, e per la precisione di tempi di esecuzione, perché la materia prima è sempre valida, brillanti sono le idee che stanno dietro agli accostamenti. Resta intatta la voglia di tornare, anche per la possibilità di bere molto bene e a prezzi onesti.
[Crediti immagine: Rome’s home]
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