Indirizzo: | piazza della Cancelleria, 80 - 00186 Roma |
Telefono: | 06 6897080 |
Sito internet: | www.hosteriagrappolodoro.it |
Giorno chiusura: | mercoledì a pranzo |
Fascia di prezzo: | 25-35 euro |
Tipo di locale: | trattoria |
Carte di credito: | Visa, Mastercard, American Express, Bancomat |
Andateci per: | una serata tra amici |
In pieno centro, a due passi da Campo dei Fiori, un locale dove gustare piatti della tradizione romana ben realizzati insieme a qualche buon vino.
Le Recensioni di Via dei Gourmet:
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Può sembrare strano ai non-romani, ma trovare una trattoria di qualità e a prezzi onesti nel centro storico della Capitale è impresa tutt’altro che scontata.
Il Grappolo d’Oro è per questo ancor di più una piacevole conferma, circondato com’è da una miriade di locali turistici di dubbia qualità.
Gli assaggi dei piatti della tradizione locale dimostrano una mano sempre sicura in cucina. Noi di recente abbiamo apprezzato il tortino di alici e indivia, le puntarelle con le alici, le polpette di bollito con salsa verde, la pasta al sugo di coda, le polpette al sugo, le costolette d’agnello a scottadito.
Tutti piatti ben fatti e davvero gustosi, oltre che accompagnati da una selezione di vini da tutta Italia adeguata all’offerta gastronomica. Meno entusiasmanti, ma pur sempre corretti i dolci.
Servizio rapido, spigliato e cortese. Un indirizzo perfetto per una cena in compagnia nel cuore di Roma.
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Là dove i turisti non osano, prospera un’enclave del tutto particolare.
Può un romano essere profeta in patria, se intorno gli indirizzi son quasi tutti rivolti a un pubblico straniero? Sicuramente sì, al punto che in centro storico, come rapporto qualità/prezzo, arriviamo a dire che non ce ne sia per nessuno.
La formidabile squadra composta da Antonello (sala) e Stefania (cucina) si fa amare come poche altre e mantiene un invidiabile standard qualitativo anno dopo anno.
Niente fronzoli, vini pochi e giusti (anzi, giustissimi, consigliati da un oste saggio e schietto), un menu completo di cucina romanesca a 28 euro, con diritto di scelta su primi e secondi piatti. Da non perdere le polpette di bollito, l’amatriciana, la guancia brasata, l’agnello al forno
Servizio veloce, così come la digestione; visto il menu, non ci speravamo.
Recensione di Federico Iavicoli del 26/04/2011:Che fosse un buon punto di riferimento in centro, per un pranzo o una cenetta informale, non lo scopriamo certo oggi. La novità è che al “Grappolo” non si è forse mai mangiato così bene.
Il merito è da attribuire alla perfetta sintonia creatasi tra Antonello Magliari, patron, e Stefania Pinto, regina dei fornelli. Se poi si riesce a prendere posto a uno dei tavolini all’aperto, a due passi da Campo de’ Fiori, il piacere raddoppia.
La mano di Stefania si dimostra sempre precisa e leggera, si tratti di piatti stagionali oppure di grandi, intramontabili classici, come le animelle burro e salvia, le polpette di bollito e quelle di coda di bue, con julienne di sedano. Parlano di Roma anche i primi piatti, schietti e senza fronzoli, dall’amatriciana (squisita), alla carbonara, ai rigatoni con sugo di coda.
Prima di procedere con abbacchio al forno, tagliata di manzo o qualche piatto di pesce in base alla disponiblità del mercato, ricordate di lasciare un po’ di spazio per l’irrinunciabile cheesecake.Si beve bene, e in bicchieri giusti; etichette provenienti da tutta Italia, con qualche puntata all’estero e un occhio di riguardo per il rapporto qualità/prezzo.
piermichele says
Ci andai parecchio tempo fa e mangiai una carbonara da metro di paragone.