
Indirizzo: | lungotevere dei Tebaldi, 4/A - 00186 Roma |
Telefono: | 06 94892076 |
Giorno chiusura: | nessuno |
Fascia di prezzo: | 40-70 euro |
Tipo di locale: | ristorante |
Carte di credito: | tutte |
Andateci per: | il bollito croccante, scarola, polvere di capperi, prugna arrosto e fermentata |
Entri, ordini e subito capisci che da Giulia Restaurant (nuova casa de lo chef campano-abruzzese Pierluigi Gallo, scuola Niko Romito) fanno le cose in grande.
Giulia Restaurant ha tutte le credenziali per diventare un locale di successo. Lo staff di sala è cortese e preparato. La carta dei vini di buon livello. Le materie sono selezionate tra importanti aziende e piccoli produttori. Dalla cucina arrivano piatti che dimostrano grande estro e che si muovono tra riusciti accostamenti (talvolta audaci) e grandi equilibri.

Giulia Restaurant Roma
Stordiscono gli amouse-bouche: macaron alla mortadella, polpettina alla cicoria, marshmallow ruchetta e crema di alici (zuccheroso e goloso), biscotto ricotta di pecora e limone candito. Poi l’attesa si inganna con una pagnottina calda di patate e blend di farine e olio Quattrociocchi.
Ma veniamo ai piatti principali. È gradevole la “tracina marinata con fondo bruno, fagioli bianchi e rossi, sorbetto di cipolla rossa” (azzeccatissimo il binomio carne-pesce) ed elegante la “tartare di agnello di Scanno (grande materia prima) con tartufo estivo e maionese di agnello arrosto”. Delicatezza e coraggio sono il filo conduttore che lega i due piatti.

Pennoni con genovese | Giulia Restaurant Roma
Ottime le paste: “bottoncini ripieni di pasta e patate, telline fresche e salicornia”; “pennoni con genovese, yogurt di capra e pannicolo arrosto”; “gnocco ripieno di spuntature con crema di datterino giallo (davvero gustosa), olio al basilico e stracciatella”. I secondi: “bollito croccante, scarola, polvere di capperi, prugna arrosto e fermentata”, a nostro avviso miglior piatto de la serata (la lingua è morbida, dal gusto elegante e raffinato), e “pancia di maiale glassata pera e cipolla, cicoria e sorbetto alla mandorla”.
Infine, complesso e fantasioso è il dolce, presentato direttamente dal pastry chef: è ottenuto estraendo con sapienza la parte zuccherina della zucca. Davvero buono.
La cucina di Pierluigi Gallo si dimostra davvero interessante: un riuscito mix di ricerca, inventiva e buona mano.
[Foto di Giulia Restaurant Roma]
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