
Indirizzo: | Via De Magistris, 64/68 - 00176 Roma |
Telefono: | 06 97600054 |
Sito internet: | pagina FB |
Giorno chiusura: | lunedì (aperto solo la sera) |
Fascia di prezzo: | 30-35 euro |
Tipo di locale: | gastro brewpub |
Carte di credito: | Visa, Mastercard e Bancomat |
Andateci per: | una buona cena o anche solo per una birra |
Negli ultimi mesi si sta ridisegnando la mappa gastronomica della capitale e risulta davvero difficile stare dietro a tutte le nuove aperture. Il Birstrò Pigneto è tra queste.
Già sento l’eco dei soloni: cosa avrà di diverso questo ennesimo locale birraiolo?
Risposta: un impianto di produzione da 300 litri a vista! Anche a Roma, finalmente un (altro) locale che produce birra e la serve a centimetro zero! Per di più, anche i presupposti della cucina lasciavano ben sperare.
Appena arrivati ci offrono delle sfiziosissime polpettine di salsiccia, di cacio e uovo e di cicoria. Antipasti: tris di tartare (agnello, vitello e manzo di Bottega Liberati) con crema alle nocciole e l’ottimo extravergine Cetrone. In alternativa la splendida cipolla fondente di Salvatore Tassa (frutto di passate esperienze degli chef alle Colline Ciociare).
I paccheri con pomodorini al forno, pecorino e vaniglia sono sorprendenti, più classiche ma altrettanto buone le tagliatelle alla birra fatte in casa, con salsiccia al finocchietto e funghi pioppini. Io opto per gli gnocchetti con crema di carote allo zenzero e fegatini di pollo.
I secondi tendono a rivalutare le parti meno nobili della carne. In attesa dell’imminente debutto della lingua, ho provato le polpette di coda in riduzione di Porto e la guancia alla salsa di ribes. Non mancano gli hamburger, sempre di Liberati, con pane di Bonci. A breve il baccalà arricchirà il menu.
Dolci classici, fatti in casa o della pasticceria Paci di San Lorenzo.
Giudizio complessivo positivo con un buon potenziale di ulteriore crescita.
E veniamo, finalmente, alle birre: la produzione attuale consta di una saison, una golden ale e una India pale ale. Quest’ultima ci sembra la meglio riuscita, con un’impostazione molto inglese, classica: luppoli protagonisti ma non aggressivi che bilanciano ma non umiliano i malti. Le altre due sono migliorabili ma Claudio, il birraio, mi ha già detto che sa come fare…
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