
O degli effetti di un errore sulla Guida Michelin…
È una domanda che ci siamo posti in molti in questi giorni, dopo aver letto una notizia abbastanza sorprendente. Il Bouche à Oreille, un’anonima brasserie di Bourges, cittadina della Loira, ha ottenuto una Stella sull’ultima Guida Michelin Francia, uscita pochi giorni fa. Un locale frequentato da chi si ferma per una rapida pausa pranzo, e dove vengono serviti piatti da tavola calda a 13 euro.
Com’è possibile che questo locale abbia preso una Stella Michelin? Un banale errore di redazione: c’è stato uno scambio fra questo Bouche à Oreille e l’omonimo locale nell’omonima Rue de la Chapelle nella città di Boutervilliers, a sud di Parigi.

Bouche à Oreille a Bourges. Foto tratta da leparisien.fr
A parte che dalla redazione della Guide Michelin France non ci si aspetterebbero errori del genere –ma in questi anni abbiamo visto anche di peggio – lo scambio di ristorante è risultato abbastanza divertente anche per la brasserie premiata, almeno all’inizio, quando si sono accorti dell’errore e la Michelin li ha contattati per spiegare il malinteso.
Dov’è quindi il problema? L’inconveniente è che l’errata Stella sta portando alla brasserie di Bourges una quantità di clienti inaspettati e non abituali che sta cominciando a mettere in difficoltà la proprietaria, Véronique, che ha dichiarato a Le Parisien: “il problema è che lo spazio non è ampio e abbiamo solo 4 mani!”.
Ora, se pensiamo allo stato dell’editoria in Italia, e ancor di più a quel particolare settore delle guide ristoranti, da anni ormai travolto dalla crisi, determinata fra l’altro dall’incapacità di adeguarsi ai nuovi stili di vita – un’app che funziona bene probabilmente venderebbe il triplo di una guida cartacea – la domanda che sorge spontanea è: ma allora le guide muovono ancora il pubblico?
Almeno per quanto riguarda la Guida Michelin, soprattutto in Francia, la risposta sembra proprio essere affermativa. La Michelin continua ad avere un’influenza che le altre guide nemmeno si sognano. Perché? Forse per storia e tradizione, forse perché sono gli unici ad essersi affermati seriamente a livello internazionale. Tant’è. Anche per questa guida la tiratura è drasticamente diminuita negli ultimi anni, ma la sua influenza non è affatto scemata. E forse non è un caso che proprio quest’anno sia stato lanciato il sito web della guida in Italia e che su quello francese sia possibile utilizzare il sito come piattaforma di prenotazione.
Che stia cambiando il modo di monetizzare il lavoro di realizzazione di una guida ristoranti?
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