
Chef in Ospedale è una rivoluzione nel piatto di pazienti e dipendenti dell’ASST di Mantova. Un progetto volto a rendere il cibo gustoso e nutrizionalmente equilibrato. A pensarci lo chef stellato Luca Marchini.
Un modo nuovo di intendere l’alimentazione, una visione legata al gusto del benessere e all’equilibrio degli elementi presenti nel piatto. Da qui prende le mosse il nuovo progetto “Chef in Ospedale – Diamo Gusto alla Salute” promosso dall’ASST di Mantova, e inserito nell’ambito di ERG-European Region of Gastronomy 2017, che conta sulla presenza di un protagonista d’eccezione dell’alta cucina come lo chef stellato Luca Marchini, presidente per l’Italia dell’associazione JRE – Jeunes Restaurateurs e titolare del ristorante L’Erba del Re di Modena.

Chef Luca Marchini
La mia presenza all’interno della cucina dell’Ospedale – spiega lo chef Luca Marchini – permette di creare sempre più sinergie per cercare di portare avanti una nuova collaborazione. Il mio ruolo è quello di affiancare gli operatori della mensa in questo percorso, spiegare loro tempi e tecniche di cottura degli alimenti quando ci si trova a dover preparare pasti per numerosi commensali. Abbiamo dimostrato che i processi andavano migliorati. Lo scopo è quello poter presentare a dipendenti della struttura e degenti menù gustosi che abbiano valori nutritivi completi ed equilibrati. Noi vogliamo che le persone arrivino a mensa con la voglia di mangiare e che anche chi è ricoverato possa gustare cibi sani e saporiti in completa tranquillità.
Una rivoluzione nel piatto di pazienti e dipendenti, volta a rendere il cibo appetibile e basato su solide basi scientifiche in tema di alimentazione corretta. A quest’ultimo aspetto penserà la biologa nutrizionista dell’ASST Maria Chiara Bassi che, in collaborazione con Marchini e con il personale delle cucine del Poma, creerà menu ad hoc ricchi di gusto e completi dal punto di vista nutrizionale. Testimonial d’eccezione il conduttore televisivo Patrizio Roversi.
L’obiettivo principale di “Chef in Ospedale” è quello di diffondere una cultura della sana alimentazione non solo all’interno dell’ospedale, ma anche all’esterno, così da contribuire alla prevenzione di determinate patologie e al mantenimento dello stato di salute.
Via libera quindi a materie prime di qualità, prodotti a chilometro zero, farine integrali, frutta e verdura di stagione, legumi, spezie al posto del sale e dello zucchero. I nuovi piatti dovranno tenere conto delle esigenze nutrizionali, ma anche di quelle del palato.
Diverse le iniziative collaterali collegate: nuovi menu e formazione per il personale delle cucine del Poma; Formazione per i dipendenti ASST, per i pazienti e dibattiti pubblici; Corsi di cucina e percorsi educazionali per cittadini e dipendenti ASST; creazione di una rete di “ristoranti della salute” con il marchio “Chef in Ospedale”.
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