
Si è conclusa ieri la seconda edizione di BeerAttraction, l’evento internazionale organizzato da Rimini Fiera e dedicato alle specialità birrarie, a tecnologie, attrezzature e materie prime, che attribuisce il premio “Birra dell’anno” alla migliore produzione artigianale italiana.
L’evento, organizzato con il patrocinio dell’associazione di categoria Unionbirrai, è stato presieduto da una giuria composta da sessanta esperti, italiani e stranieri, che ha attribuito il riconoscimento per l’anno 2016 all’umbra “Fabbrica della Birra Perugia“.
Una realtà storica, fondata nel 1875 e in attività fino al 1927, anno dell’acquisizione da parte di un grande gruppo industriale e della relativa cessazione del marchio. La produzione sotto il nome Birra Perugia, interrotta per diversi decenni, è poi stata riportata in auge all’inizio degli anni Duemila grazie all’attività di un gruppo di amici appassionati che hanno puntato tutto sulla qualità.
Si dice emozionato e soddisfatto lo staff di Birra Perugia, che per la prima volta ha partecipato al concorso con tutti i prodotti dell’azienda e ha sbaragliato la concorrenza delle oltre mille produzioni brassicole in gara in rappresentanza di 220 realtà italiane.
Il segreto del successo? Originalità, sapore, equilibrio, bevibilità, finezza e soprattutto artigianalità per birre non pastorizzate, non filtrate e rifermentate in bottiglia. «Quelle che noi per primi amiamo bere. Non ci piace seguire le mode o i capricci del marcato, preferiamo fidarci del nostro gusto» commenta lo staff.
Tre le linee di birre – la “classica”, la “creativa” e la “territorio” – per un totale di sei prodotti – Golden Ale, American Red Ale, Chocolate Porter, Calibro 7, Ila e Suburbia – che esprimono appieno la visione e i gusti di un birrificio giovane e moderno, ma allo stesso tempo legato alle tradizioni di una città che annovera la birra nella cultura e nella sua memoria storica.
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