
Sulla scia del successo che lo street food sta raccogliendo in Italia e oltre-oceano, Sarti del Gusto presenta un corso dedicato al cibo di strada italiano.
Davanti ai fornelli i partecipanti potranno scoprire i segreti per la perfetta riuscita di tante ricette tradizionali, ma anche aneddoti, storie e curiosità su questi piatti.
Il corso è articolato in quattro incontri ed è realizzato in collaborazione con la Nuova Scuola Tu Chef.
Ecco le date: 7-14-21-28 Marzo dalle 16.00 alle 19.00
Primo incontro: I MANGIARI
Negli angoli delle piazze, per le strade, nei porti e nei mercati, i mangiari collocavano quotidianamente la propria vetrina, erano un punto di riferimento per i passanti, una presenza puntale e consolante per il popolo che viveva di poco e di poco si nutriva. Molti sono i mangiari che hanno percorso le nostre strade: il friggitore di strada, il venditore di pasta, il trippaio, l’ambulante della seta, il tarallaro e altre figure storiche, molte di queste ancora le percorrono, magari con mezzi più moderni, ma con la stessa offerta gastronomica.
Durante il primo incontro si prepareranno: la pizza fritta e la montanara, il panzerotto, crocché, crocchette e cazzilli, zeppole di San Giuseppe.
Secondo incontro: LE CUCINE DI STRADA
Luoghi d’incontro in cui mangiare, riscaldarsi, riposarsi dal lavoro, chiacchierare con il vicino. Luoghi in cui si è scritta la storia, come nei caffè di Torino o dove ci si ripara dalla bora come i buffet triestini, dove si prende un’ombra accompagnata da un cicheto come nei bacari veneziani o luoghi dove si cucina la carne come nei fornelli pugliesi. Le cucine di strada sono una versione tutta nostrana e non omologata dei più moderni fast food, che riescono a sopravvivere nonostante la contaminazione delle grandi catene commerciali.
Durante il secondo incontro si prepareranno: Polenta e Baccalà, Le Bombette Pugliesi, La Focaccia di Recco, La Farinata, la prima fase della pizza di Pasqua (Crescia).
Terzo incontro: I DOLCI
Tutti i giorni ma in particolare durante le sagre, le feste di carnevale, il Natale e le ricorrenze religiose, fanno capolino gli ambulanti con i loro dolci. Alcune figure storiche sono scomparse come la venditrice di mistucchine, o il quell di offell che a Milano vendeva la cupeta, altri si sono trasferiti in locali, ma i dolci continuano ad essere presenti durante le feste. In Trentino immancabili i furtaies e i krapfen, a Venezia durante il carnevale le fritole o gli zaleti e poi i mostaccioli calabresi, le zeppole napoletane e tanti altri dolci che caratterizzano con i loro sapori e odori le nostre feste.
Durante il terzo incontro si prepareranno: graffe e bomboloni, frittole, zaleti, si concluderà la realizzazione della pizza di Pasqua (Crescia).
Quarto incontro: PALERMO
Al quinto posto della classifica mondiale di VirtualTourist, dopo Bangkok (Thailandia), Singapore, Penang (Malesia), Marrakech (Marocco) spunta Palermo. Si mangia molto in strada a Palermo e gli street food si possono dividere in 4 macro categorie: il cibo di strada al limite (u’ pulparo, pani ca’ meusa o vastedda, ecc.) quello derivante dal pane come lo sfincione, il fritto e i dolci. Il cuore del cibo di strada sono i mercati ma anche il porto e il vecchio quartiere della Vucciria. Una panoramica della città descritta tramite gli odori, i sapori ed i richiami del cibo più popolare di Palermo.
Durante il quarto incontro si prepareranno: lo sfincione, le arancine, i cannoli siciliani, la granita con la brioche.
Responsabili programmi e docenti:
- Anna Maria Palma (responsabile controllo qualità didattica)
- Rita Tersilla (Cultrice Enogastronoma e Narratrice)
- Giorgio Baldari (docente di base)
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