Sapete bene che le classifiche hanno grande successo… in particolare nel mondo della ristorazione. Così, dopo la celebre “The World’s 50 Best Restaurants“, ieri a Bruxelles Steve Plotnicki e Opinionated About Dining hanno presentato ufficialmente la lista dei 100 migliori ristoranti europei 2014.
Più di 4300 appassionati di gastronomia hanno partecipato con più di 140.000 recensioni al sondaggio di quest’anno – il numero più alto mai registrato finora. Il sondaggio OAD si basa sull’esperienza e i pareri di appassionati di gastronomia. Il metodo consiste nell’assegnare un peso a ogni ristorante considerando fattori come fascia di prezzo e tipo di clientela, e un peso agli utenti in base alla quantità e qualità dei ristoranti che ciascun recensore ha visitato.
La lista 2014 presenta una nuova Top 10 di ristoranti europei con In de Wulf (Dranouter, Belgio) che guadagna il primo posto; Troisgros (Roanne, Francia) al secondo; Quique Dacosta Restaurante (Denia, Spagna) al terzo; 41 Degrees (Barcellona, Spagna) che fa un balzo dal diciannovesimo al quarto; Le Louis XV – Alain Ducasse (Monte-Carlo, Principato di Monaco) quinto; Amador (Mannheim, Germania) in salita dal nono al sesto; Noma (Copenhagen, Danimarca) al settimo; The Fat Duck (Bray-on-Thames, UK) all’ottavo; L’Astrance (Parigi, Francia) al nono; e L’Arpège (Parigi, Francia) a completare i primi dieci.
Folta la rappresentanza italiana, con 12 ristoranti nella Top 100. Il primo ristorante della penisola è Piazza Duomo (Alba), dello chef Enrico Crippa (12); seguono Le Calandre (Rubano) al 16; Dal Pescatore (Canneto sull’Oglio) al 21; Osteria Francescana (Modena) al 40; Uliassi (Senigallia) al 50; Combal.Zero (Rivoli) al 50; La Pergola (Roma) al 60; Da Vittorio (Brusaporto) al 63; La Torre del Saracino (Vico Equense) al 65; Don Alfonso 1890 (Sant’Agata sui due Golfi) al 68; Al Sorriso (Soriso) 86; Il Luogo di Aimo e Nadia (Milano) al 95.
La lista dei 100 Migliori Ristoranti Europei 2014 comprende una varietà di locali in 12 paesi europei: in cima c’è la Francia con 34, poi la Spagna con 13, seguita a ruota dall’Italia con 12 ristoranti. Seguono la Germania con 11, Regno Unito e Belgio a pari merito con 7, Svezia 5, Danimarca 4, Paesi Bassi, Norvegia, Austria e Principato di Monaco ciascuno con una rappresentanza.
“Sono sempre molto curioso di capire quali saranno gli stili e i tipi di cucina prevalenti nella classifica europea, che è incredibilmente proiettata al futuro, e la lista di quest’anno non fa eccezione: i nostri recensori in Europa dimostrano di essere all’avanguardia nel panorama della ristorazione contemporanea, come dimostra la scelta di collocare In de Wulf al primo posto”, spiega Steve Plotnicki, coordinatore della classifica, e aggiunge: “Vediamo anche, curiosamente, un nuovo interesse nei confronti della cucina francese classica”.
I nuovi entrati di quest’anno includono Azurmendi a Larrabertzu, Spagna (19), Maaemo a Oslo, Norvegia (49), Andreas Caminada a Fürstenau, Svizzera (54); Tim Raue a Berlino, Germania (62); Passage 53 a Parigi, Francia (71); Ristorante Bareiss a Baiersbronn, Germania (72); Oaxen a Stoccolma, Svezia (79); Marcus Wareing a Londra, Regno Unito (97); e Yam’Tcha a Parigi, Francia (100). “La classifica di quest’anno presenta anche, per la prima volta, una lista di ristoranti rimasti ‘fuori di un soffio’, che offre ai lettori uno sguardo ai candidati per il prossimo anno”, continua Plotnicki.
Steve Plotnicki è l’autore del blog OAD e di Opinionated About U.S. Restaurants 2011. È tra i protagonisti del documentario “Foodies“, in uscita nel 2014, che descrive la sottocultura degli appassionati di gastronomia.
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