
Birra del Borgo, già fautrice del progetto Beering Art, nato dalla collaborazione tra il fondatore Leonardo Di Vincenzo e l’artista romano Giovanni Trimani, consolida la naturale propensione del birrificio verso l’arte diventando partner di una delle più prestigiose istituzioni romane, il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, che in collaborazione con Nomas Foundation e European Alternatives presenta, dal 10 al 29 aprile 2013, Joan of Art: Towards a Free Education, a cura di Mike Watson, curatore e filosofo.
Il progetto nasce dalle ricerche condotte da Watson, con la collaborazione di Donatella Giordano, e si sviluppa nell’ambito del programma di residenze promosso da Nomas Foundation, che prevede ogni anno, attraverso lo sguardo esterno di un artista o un curatore invitato, un’analisi critica su diversi aspetti legati al sistema dell’arte contemporanea in Italia.
L’insolito progetto multidisciplinare che si dipana su più giornate coinvolgendo artisti, accademici e professionisti che operano in diversi settori sarà presentato sabato 13 aprile 2013 presso il MACRO Auditorium con la conferenza Joan of Art: Towards a Free Education. Una giornata di dibattito sul tema dell’adeguatezza dei modelli accademici alle reali e concrete esigenze della società e sull’esplorazione di
possibili pratiche educative alternative. Già durante questo primo incontro sarà svelato ad un pubblico ristretto il ruolo di Birra del Borgo, che diventerà uno dei momenti centrali dell’appuntamento di lunedì 22 aprile 2013 con il Workshop, Workshop!: Information Bar, al quale il pubblico potrà partecipare in occasione dell’inaugurazione delle mostre di Hidetoshi Nagasawa e di Sam Durant.
L’Information Bar distribuirà esclusive bottiglie di birra, create in edizione limitata in collaborazione con Birra del Borgo, sulle cui etichette sono stampate parti di frasi emblematiche relative all’importanza dell’educazione. Le frasi possono essere completate solo rintracciando la parte di frase complementare alla propria, dando origine così a un momento di condivisione e scambio di riflessioni, che lascia ad ogni persona coinvolta la possibilità di esprimere le proprie opinioni su una parte dell’etichetta. Le etichette saranno esposte nei giorni seguenti all’inaugurazione nello spazio Area. La birra artigianale, prodotto già di per sé altamente socializzante, diventa dunque non solo una bevanda da consumare ma anche elemento di incontro, scambio e interazione, oltre che oggetto artistico.
Quale occasione migliore per “presentare in società” la nuova bottiglia da 0,33 l di Birra del Borgo, che riprende la caratteristica forma della bottiglia da 0,75 l., simile a una champagnotta, e anche il layout delle etichette con la tipica losanga. Oltre a essere una scelta estetica e di stile, si tratta anche di un ulteriore passo verso la sostenibilità da parte di Birra del Borgo. Realizzata in collaborazione con O-I Manufacturing, azienda leader nel settore del vetro da sempre attenta ai temi ambientali – ne è dimostrazione la volontà di esser vicini a Birra del Borgo nel suo impegno per l’ambiente – la nuova bottiglia di colore uvag-plus prodotta nello
stabilimento di Marsala è infatti il frutto di un attento e prolungato studio ha che ha permesso di ridurre di circa il 30% il peso complessivo della bottiglia, con un risparmio in termini di impatto ambientale pari a 120 tonnellate di vetro ogni anno.
Un progetto impegnativo, che vedrà gran parte delle referenze della produzione BdB realizzate anche (o in alcuni casi, solo) in questo formato con la nuova bottiglia, perfettamente in sintonia con l’alto valore aggiunto dei prodotti del birrificio. A fine aprile è prevista l’uscita sul mercato delle prime bottiglie di Reale Extra e My
Antonia a cui seguiranno Reale, Duchessa e Cortigiana tra le Classiche, Stelle&Strisce, Hoppycat, Scik Pils, Maledetta e Imperiale (della linea Stagionali) e Duchessic, Etrusca, Old Antonia, 16gradi e Reale in Kilt (Bizzarre).
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