
Noma, El Celler de Can Roca, Mugaritz. Le prime tre posizioni della classifica “The World’s 50 Best Restaurants 2012” sono le stesse del 2011. Segno che evidentemente, per la giuria mondiale che realizza questa classifica, i tre grandi restano loro: René Redzepi, Joan Roca e Luis Andoni Aduriz.
Tanti cambiamenti, più o meno sostanziali, invece, nel resto della classifica. Non è andata bene per gli italiani, che perdono posizioni, a partire da Massimo Bottura che scende dal 4° al 5° posto. Stabile Massimiliano Alajmo al 32°, in calo anche Paolo Lopriore, quest’anno 46°. Gli altri italiani – Cracco, i Santini e Crippa – li troviamo invece fra il 50° e il 100° posto.
Ma se per l’Italia non va bene, anche la Francia non gioisce appieno, classificando la maggior parte dei propri ristoranti fra la decima e la ventesima posizione. 12° L’Atelier Saint-Germain de Joël Robuchon, 15° Le Chateaubriand, 16° L’Arpège, 17° Pierre Gagnaire, 18° L’Astrance.
Ottime novità invece per i ristoranti extraeuropei: il D.O.M. (Alex Atala) è 4°, il Per Se (di Thomas Keller, che si è anche aggiudicato il premio alla carriera) è 6°, Alinea (Grant Achatz) è 7° e Eleven Madison Park (Daniel Humm) si classifica 10°, guadagnando 14 posizioni.
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