
Francesco Vitiello è per tutti semplicemente Ciccio. Classe 1992, nonostante la giovane età ha già maturato tantissima esperienza, iniziando a 9 anni a giocare con gli impasti e da allora non ha mai smesso. Prima a Caserta, poi addirittura in America dove si forma in ristoranti italiani, fino al ritorno a 18 anni nella sua Tuoro per fondare l’Antica Napoli, pizzeria da asporto che diventerà poi l’attuale Casa Vitiello, più comoda ma con pochi posti a sedere per garantire la massima qualità nell’offerta e nel servizio.
Ciccio Vitiello continua però a perfezionarsi frequentando corsi qualificanti e inizia a sperimentare con gli ingredienti e soprattutto con gli impasti “alternativi”: quello alla curcuma fatto con un mix di riso, mais, e farina tipo 0; il Multicereali con Avena, Orzo, Segale, Grano Saraceno, Riso, Farro, Mais, Farina grano tenero tipo 2; o ancora quelli al grano arso o alla canapa.
Per quanto riguarda l’impasto classico è realizzato con farina tipo 0, un 2% di germe di grano, 71% di idratazione, lievito di birra e 30 ore di maturazione a 5 gradi.
Il prossimo passaggio sarà il lancio di una sua miscela di farine, ancora in fase di studio, che si chiamerà “La farina degli artisti”, perché per lui i pizzaioli sono tutti un po’ un artisti, specialmente lui che nella culla della tradizione non ha paura di osare.
Alla Città della Pizza – evento in programma a Roma dal 31 marzo al 2 aprile – potrete conoscere dal vivo Ciccio Vitiello e assaggiare le sue favolose pizze. Non mancate!
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[Credits fotografici: Karen Phillips; Salvatore Cosenza]
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