
Non solo i cosiddetti gourmet, ma anche il grande pubblico fa sempre più attenzione alla cucina e ai vini. Tuttavia stenta ancora a instaurarsi una cultura dell’extravergine, ingrediente essenziale nella cucina italiana e che vanta standard davvero elevati nel nostro paese.
Slow Food Editore propone ormai da 13 anni una pubblicazione dedicata a chi vuole un consiglio per scegliere al meglio anche l’etichetta di olio extravergine.
Gli esperti di Slow Food hanno selezionato e recensito 1131 oli e 772 aziende produttrici, raccontando l’ambiente, lo stile produttivo, le cultivar e le modalità di raccolta e frangitura delle olive. “Le eccellenze sono valutate considerando non solo il pregio organolettico, ma anche la valorizzazione delle cultivar autoctone e la sostenibilità delle pratiche agronomiche”. La guida assegna tre tipi di riconoscimenti: la Chiocciola, assegnata alle aziende che interpretano al meglio i valori in sintonia con Slow Food, l’Olio Slow, premio assegnato a quegli extravergine di qualità ottenuti con pratiche agronomiche sostenibili, e il Grande Olio, per le produzione eccellenti dal punto di vista organolettico e di aderenza al territorio.
Nel complesso una guida utile e di facile consultazione (l’unica difficoltà è forse quella di comprendere la differenza fra Olio Slow e Grande Olio), da consultare prima degli acquisti o da portare in viaggio per andare alla ricerca dei più interessanti prodotti del territorio.
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