Indirizzo: | via della Maddalena, 30/a - 00186 Roma |
Telefono: | 06 68210447 |
Sito internet: | www.grom.it |
Giorno chiusura: | nessuno |
Grom, l’azienda fondata da Guido Martinetti e Federico Grom, apre il suo primo locale a Torino nel 2003. Da allora il marchio si è diffuso in più di trenta città italiane e in alcune metropoli straniere (come New York), diventando il simbolo del gelato artigianale italiano…
Le Recensioni di Via dei Gourmet:
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A tre anni di distanza dalla prima apertura di Grom a Roma, non si può certo dire che il noto marchio piemontese non abbia riscosso successo in città. Nuove aperture si sono susseguite e – complici le posizioni strategiche e la notorietà di Grom nel mondo – non è difficile incontrare code interminabili nei vari punti vendita (che oggi sono 7, distribuiti fra centro storico, centri commerciali, stazioni).
Ma la qualità?
Se all’apertura eravamo rimasti positivamente sorpresi nell’assaggiare gusti che potevano battersela con alcune ottime gelaterie capitoline, oggi, sinceramente, ci sembra che, pur mantenendo un buon livello (considerati i grandi numeri), non si vada oltre una qualità discreta, soprattutto se si fa il confronto con i grandi maestri gelatieri di Roma.
Giusto qualche sera fa abbiamo assaggiato il gusto del mese, pesca amaretti e cioccolato, in cui l’amaretto dominava totalmente gli altri elementi, la crema di Grom, con paste di meliga e granella di cioccolato Colombia “Teyuna”, che ricordavamo migliore (le paste di meliga erano diventate davvero eccessivamente umide), un buon Limone di Siracusa IGP e un gusto lampone dalla consistenza stranamente “sabbiosa”.
Grom resta una scelta di gran lunga migliore rispetto alle numerosissime gelaterie che fanno evidente uso di semilavorati di basso livello (con gelati che sembrano spiccare il volo dai loro pozzetti), ma di sicuro in questo momento non è la nostra prima scelta in città.
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Recensione di Federico Iavicoli del 07/06/2011:
È un mercato difficile, quello del gelato artigianale a Roma, per via di una concorrenza agguerrita e di un pubblico abituato bene. Pensate che la capitale è addirittura la trentaquattresima città in Italia (la trentanovesima al mondo) in cui viene aperta una sede di Grom.
Questo marchio, divenuto un mito in soli otto anni di vita, vanta numerosi tentativi d’imitazione ma non ha un vero corrispettivo in Italia né nel gelato, né nella ristorazione. Magari lo avesse, aggiungiamo: grandi materie prime (con un occhio alla sostenibilità e all’ecologia), lavorazione del prodotto ben collaudata, una valanga di buone idee commerciali, tra le quali i frappé e i “gusti del mese” (anche se quello di giugno, la granita di fiordilatte e menta, non ci ha convinto del tutto).
Nei pozzetti, tra le altre cose, l’irrinunciabile crema di Grom (con biscotti), la frutta di stagione, una nocciola e un caffè sempre notevoli.
elena venditti says
lo proverò di sicuro questo gelato GROM. A Roma purtroppo è difficile trovare un buon gelato, ormai. la maggior parte delle gelaterie artigianali non sono che rivendite di gelato semindustriale per turisti. Colori accesi che promettono chissà quale esperienza sensoriale e poi…. quando hai a portata di lingua il cono non riconosci i gusti, omologati tra loro in un tutt’uno che sa vagamente di vaniglia e latte a lunga conservazione.
Un consiglio: quando vedete le gelaterie presentare decine e decine di gusti, tutti a formare montagnole che si inerpicano solidamente bel oltre il bordo delle vaschette di acciaio, fate marcia indietro. Quel gelato è fatto con i semilavorati, pieni di grassi idrogenati. Il gelato finto si riconosce perchè anche a ferragosto, a 50° all’ombra, non si scioglie.
Federico Iavicoli says
Cara Elena, fortunatamente (e finalmente) le cose a Roma vanno molto meglio rispetto a un tempo. Solo qui su via dei gourmet siamo riusciti tredici, e alcuni di questi anche più di una sede. E ci sono almeno altri tre o quattro indirizzi che pubblicheremo nei prossimi giorni. Naturalmente non è che una piccola parte delle gelaterie romane, ma a me pare che oggi, asporto per asporto, il gelato sia messo molto meglio delle pasticcerie o della pizza a taglio, proprio perché le eccellenze non sono più soltanto due o tre.
Erica Battellani says
A mio avviso riuscire a riprodurre un gelato di alta qualità in tantissime città differenti è un grande punto di forza.
Al tempo stesso essere dislocati in un gran numero di città e punti vendita differenti rende difficile controllare bene la filiera e quindi meno probabile che si raggiunga sempre un livello di eccellenza. E così competere con le gelaterie argianali di Roma (vedi Il Gelato di Torcè, Fata Morgana, Gracchi, ecc.) diventa davvero difficile.
nicola says
Ciao Federico, saluti e complimenti a tutti per il bel sito! Volevo segnalarvi l’apertura della nuova gelateria “Neve di Latte” di Ermanno di Pomponio (ex “il mio gelato naturale”), finalmente a prezzi accessibili. Si trova a via Luigi Poletti 6. Penso sia nettamente la migliore.
Ciao!!
Nicola Farina
Bruno says
Sono stato oggi da Grom……sinceramente non mi ha convinto del tutto, ritengo superiore ancora il San Crispino, e comunque assolutamente da provare (e a mio giudizio superiore a Grom, o perlomeno meno “fighetto” e più vero e divertente, la gelateria VICE a Via Gregorio VII.
Io e la mia compagna l’abbiamo scoperta per caso notando una meravigliosa confezione di un semifreddo di un ragazzo sull’autobus, e incuriositi ci siamo andati…….Colpo di Fulmine :-)))
Erica Battellani says
@Bruno, come forse avrà visto, anche per noi Grom Roma in questo momento è inferiore a San Crispino e al molte altre gelaterie della citta (si vedano le valutazioni), ciò non toglie che complessiavamente ci sia sembrato un buon prodotto.
Per quanto riguarda VICE, ci sono stata due o tre volte pochi mesi dopo l’apertura e se devo essere sincera non mi aveva convinta appieno. Perplessità sulla mantecatura e sul risultato complessivo, al di sotto delle aspettative, se consideriamo le materie prime blasonate (uova San Bartolomeo e Parisi, ecc.). In ogni caso lo riproveremo a breve a vi faremo sapere il nostro parere attuale in proposito!
Federico Iavicoli says
@ Nicola & Bruno: Di Pomponio ce l’ho nel mirino da un po’. Al momento la temperatura in città è tale che ho paura che prima del gelato mi squagli io nell’attraversare la città per andarci. Ad ogni modo, è questione di giorni. Vice invece mi pare stia migliorando un poco, ultimamente; volevamo confrontarci un po’ prima di scrivere una scheda con relativa valutazione.
Eugenia says
Ci sono andata ieri ed ho preso la granita di mandorle (buona). Pensavo di farmici mettere sopra la panna (a me piace così) ed ho scoperto con orrore che la fanno pagare. A Roma la panna non si paga. Puoi chiedere anche la doppia panna e con piacere ti riempiono il sotto del cono. Pollice verso per qualsiasi gelateria che ti faccia pagare la panna
Erica Battellani says
@Eugenia, si vede proprio che i titolari di Grom non sono romani!
Federico Iavicoli says
presto il referendum per la panna pubblica 😀
Ad ogni modo è un malcostume un po’ diffuso, anche I Caruso, altra valida gelateria che segnaliamo, fa pagare la panna.
katia says
“artigianale” ??? nelle gelateria GROm non arriva mai la frutta fresca o latte o qualunque prodotto fresco. La produzione dei semilavorati viene effettuata in un unico stabilimento, qui vengono anche confezionati e surgelati e successivamente distribuiti, si un giorno al inizio era frutta fresca, ma nel gelato che vendono de fresco rimane solo la temperatura non e lo stesso comprare delle fragole fresche frullare e bere lo stesso giorno che frullarle surgelarle e dopo una settimana scongellare e bere, c’e una bella differenza tra il gelato fatto con la frutta arrivata in giornata e quello con la frutta che e stata frullata surgelata, scongelata e risurgelata ancora nella macchina dei gelati. altro che il gelato come una volta…..Mura mura “ Qualcuno veramente crede che quel piccolo pezzo di terra può servire 55 gelaterie?
Federico Iavicoli says
L’osservazione di Katia non è infondata. Ma nell’articolo è specificato proprio questo, anche rileggendolo ora non capisco dove sia nato l’equivoco. Il mercato del gelato artigianale a Roma è agguerrito, lo confermo; per questo GROM non ha scelto Roma tra le prime città dove aprire sedi della catena. Ovvio che i semilavorati provengano da laboratorio non in sede, questo lo scrivono anche apertamente sul sito. Il “come una volta” è il cuore del marketing, ma si riferisce alla qualità delle materie prime trattate. Quanto al pezzetto di terra però non so a che ti riferisca; hanno materie prime che provengono un po’ da ovunque, e anche su questo sono trasparenti. Che poi non sia tra le top 5 gelaterie a Roma, per noi, anche questo lo abbiamo specificato (ad esempio non abbiamo neppure inserito GROM nel sondaggio tra le migliori gelaterie di Roma).
antonio boco says
A me il gelato Grom piace, e molto in alcuni casi. Il fatto semmai è quello dei lavorati (basi) prodotti in casa, riproducibili all’infinito e capaci di dare vita a negozi in tutto il mondo di pari qualità (o quasi). Un punto di forza, che i puristi della gelateria artigianale però contestano (molti gelatieri artigianalei in primis). Mi piacerebbe saperne di più, voi che ne pensate?
giovanni says
Per il vero gelato non fa più nessuno per il gelato artigianale ci vuole tanto lavoro tutti i giorni per un gelato alla frutta va solo acqua zucchero e frutta per essere naturale e non con tutta frutta si può fare il gelato. Anche quanto si fa il gelato coccolato fondente non ci deve nessun derivato del latte.
giovanni says
Il gelato artigianale si sul posto la si fa acqua frutta e zucchero le creme latte fresco panna aromi naturali pasta nocciola e pistacchio ecc