
La Spagna è una delle più grandi nazioni produttrici di vino, insieme all’Italia e alla Francia. Nonostante sia la prima nazione al mondo per ettari vitati, ben più di 1.000.000 rispetto ai circa 800.000 di Francia e Italia, è solo la terza per produzione vinicola, e questo perché le rese per ettaro sono molto basse. Le prime tracce della viticoltura risalgono aI IV millennio a.C. e quelle della produzione di vino intorno all’VIII secolo a.C., anche se le prime notizie di commercio del vino risalgono all’epoca romana.
Oggi, dopo un lungo periodo di difficoltà legato alle situazioni politiche ed economiche del paese, il vino spagnolo sta ottenendo ampi riconoscimenti, tanto da essere diventato quest’anno il primo paese esportatore di vino per volume al mondo. Il mercato interno è, invece, soprattutto nelle zone rurali, legato ancora molto alla vendita in azienda.
Va segnalato che tradizionalmente le “bodegas” spagnole affiancano l’attività di produttori a quella di imbottigliatori, cioè possiedono certo vigne di proprietà e si dedicano alle attività di imbottigliamento e affinamento dei propri vini, ma raccolgono e imbottigliano uve anche di altri produttori.
In Spagna vengono coltivati circa 600 varietà di vitigni diversi (anche se il 75% della superficie vitata è dedicata ai 15 vitigni più importanti del paese) in particolare nel nord della Spagna, mentre il sud si dedica principalmente alla produzione dei vitigni da cui nascono vini dolci come quello di Jerez de la Frontera (potete leggere approfondimenti e consigli su viviandalucia.com).
Classificazione dei vini spagnoli
Se partiamo dalla base della “piramide” che classifica i vini prodotti in Spagna, troviamo il Vino de Mesa, l’equivalente del nostro ex vino da tavola, per poi salire al Vino de la Tierra o Vino de Calidad de Indicacion Geografica (I.G.), l’equivalente dei nostri vini I.G.P. Salendo ancora incontriamo i vini “D.O” (Denominacion de Origen) e le “D.O.Ca”(Denominacion de Origen Calificada), i nostri DOC e DOCG. Attualmente sono solo due i vini a D.O.Ca: Priorat e Rioja. Abbiamo infine il Vino de Pago (che in Catalogna diventa Vino de Finca), cioè il vino proveniente da un solo vigneto particolarmente rinomato, l’equivalente dei Cru in Francia e delle MGA in Italia.
Le zone di produzione e le Denominazioni più importanti
La zona storicamente più famosa è senza dubbio la Rioja (che si suddivide in Rioja Alavesa, Rioja Alta e Rioja Baja), dove si producono grandi vini rossi. In Catalogna troviamo la seconda zona a D.O.Ca, il Priorat, dalla reputazione più recente ma che in questi ultimi anni è diventata forse la Denominazione spagnola più nota all’estero. Anche in questo caso la produzione di riferimento è quella di vini rossi. Nella regione di Castiglia-Leon troviamo la terza regione più famosa per la produzione di vini rossi, la Ribera del Duero, che vede la presenza di alcune delle aziende più famose (e con i vini più cari) di Spagna, come Vega Sicilia, Pingus e Tinto Pesquera. Le uve più importanti per la produzione di vino rosso di qualità sono il Tempranillo, la Garnacha, Cariñena e Monastrell. Per quanto riguarda i vini bianchi invece le regioni di produzione più famose sono la Rueda, per vini a base Verdejo, e la Rias Baixas, dove troviamo invece l’uva Albariño.
I vini più dolci di Spagna: il vino di Jerez de la Frontera
In Andalusia è nato invece uno dei vini liquorosi e dolci più rinomati e apprezzati: lo Sherry, ricavato da uve che vengono fatte appassire. Il processo di invecchiamento avviene disponendo le botti in verticale (il cosiddetto “metodo soleras”), e travasando il vino dalla botte superiore a quelle che si trovano sotto. Lo Jerez (o Sherry) è ritenuto tra i migliori vini del mondo, con un sapore unico e inconfondibile, che unisce le note morbide dell’appassimento a quelle austere dell’invecchiamento ossidativo. Il nome è quello dell’omonima cittadina di Jerez de la Frontera. La produzione e il commercio di questo vino si intensificarono a partire dal XV° secolo, quando molte famiglie inglesi decisero di trasferirsi in Spagna per dedicarsi agli scambi commerciali e fondare cantine di produzione. La stessa cosa avvenne per altri vini spagnoli come il Marsala, il Porto, il Madeira.
Classificazione vini Jerez
Il prestigioso Jerez si suddivide in due grandi categorie: fino e oloroso, che prevedono a loro volta differenti stili. Il primo, più delicato e dal colore chiaro, ha un sapore piuttosto secco, e si trova nelle versioni Manzanilla, Fino, Amontillado, Palo Cortado. Il secondo invece ha un colore più scuro e un sapore più deciso e robusto, quasi sempre dolce, e si declina nelle versioni Oloroso, Cream e Pedro Ximénex.
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