
Paul e la figlia Marie gestiscono 12 ettari (5 a pinot nero, 6 a chardonnay e 1 ad aligoté) a Rully, nella Côte Chalonnaise, per una produzione di circa 100.000 bottiglie annue.
Il Domaine Paul et Marie Jacqueson è nato nel 1946 a opera del nonno di Marie, che lavorando da operaio agricolo ha via via acquisito dei vigneti. In cantina hanno circa un 20% di legno nuovo e la messa in bottiglia avviene di solito a inizio settembre. Nonostante Rully sia nota soprattutto per i suoi bianchi (su 360 ettari circa 233 sono piantati a chardonnay), l’azienda si è fatta conoscere alla fine degli anni ’70 con i suoi vini rossi, in particolare con il 1er cru Les Clous. Successivamente il padre ha avuto la possibilità di comprare dei vigneti di chardonnay, ma tengono molto alla loro origine “rossista”.
Per Marie i Rully devono essere dei vini “gourmand”, su cui non stare troppo a riflettere, da bere nei 5 anni successivi alla vendemmia. Il 2011 è stato un millesimo molto particolare: praticamente tutti i loro vigneti di uve bianche hanno preso la grandine, con una perdita di produzione dell’85% (la resa è stata di 7 hl/ha!), ma alla fine è stata un’annata calda, “solare”, che ha prodotto vini già piacevoli da bere.
Bouzeron ‘11
Da una vigna di aligoté del 1937, è maturato in barrique usate di 5-8 anni, è fresco, di buona pienezza, piacevole e pulito, un perfetto vino da pic-nic.
- Valutazione:
Rully Blanc 1er cru Margoté ‘11
Da una vigna piantata nel 2000, ben realizzato e di buona freschezza e sapidità, manca però di un po’ di complessità in più, lasciandosi preferire il Bouzeron.
- Valutazione:
Rully Blanc 1er cru Gresigny ‘11
Da una vigna del 1950, con un passaggio del 20% in barrique nuove, mostra evidentemente maggiore spessore e ricchezza, buona tenuta e sapidità, belle note di frutta bianca e tropicale, per un finale lungo, brillante e piacevole.
- Valutazione:
Rully Blanc 1er cru la Pucelle ‘11
Da una vigna di vent’anni su suolo più argilloso rispetto al resto delle vigne, che sono situate su di un suolo completamente calcareo, è più teso e secco del precedente, fine e di buona lunghezza, con un finale gessoso e quasi austero ma che resta comunque fragrante e sul frutto.
- Valutazione:
Bourgogne Rouge ‘11
Tutti i rossi sono stati appena imbottigliati (da tre settimane). Semplice e piacevole, si dimostra varietale nelle sue note di piccoli frutti rossi.
- Valutazione:
Rully Rouge 1er cru Les Clous ‘11
Nasce da una vigna piantata nel 1967, su terreno calcareo con un po’ di argilla. Passaggio del 25% in barrique nuove, soutirage in luglio, chiarifica al bianco d’uovo (4/5 per barrique) e nient’altro fino all’imbottigliamento, che in questo caso avviene a fine ottobre inizio novembre senza filtrazione. Il naso presenta note di frutti neri e spezie, mentre il palato è di buona struttura e materia, franco e di bella tenuta.
- Valutazione:
Mercurey Rouge 1er cru Les Nogues ‘11
Da una vigna piantata nel 1962, ha un naso più aperto e fruttato degli altri. La differenza è anche nella denominazione: Rully propone di solito vini più freschi e leggeri, mentre i Mercurey sono più strutturati e pieni. Il palato è un po’ rustico ma pieno e lungo.
- Valutazione:
Rully Rouge 1er cru Les Clous ‘10
Al naso è ampio e complesso, mentre al palato ha grande bevibilità, con note di frutti di bosco, tannini sottili e nitidi, finale lungo, fine ed elegante. Un vino da bere ora, piacevolissimo, super gourmand.
- Valutazione:
Rully Blanc 1er cru La Pucelle ‘10
Più fruttato, con note di frutta tropicale, ma anche più delicato e meno teso del 2011, in questo momento mi sembra meno interessante.
- Valutazione:
[Foto di www.leaandsandeman.co.uk]
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