Il Domaine è proprietà della famiglia De Courcel dal XVII secolo, e conta su quattro Premier cru di ottimo livello, tra i quali spicca senza dubbio il Grand Clos des Epenots, di cui hanno circa 5 ettari (e con vigne di quasi settant’anni). Dal 1996 è Yves Confuron a gestire, insieme a Gilles De Courcel, l’azienda. Un lavoro impostato come al domaine familiare Confuron-Cotétidot, in regime biologico, anche se non certificato, dando particolare attenzione alle basse rese e vinificando sempre tutte le uve con i raspi, con lunghe permanenze sulle bucce e nessuna filtrazione.
La degustazione l’abbiamo svolta insieme a Yves Confuron al Domaine Confuron-Cotétidot.
Pommard 1er cru Les Croix Noires ’11
Da poco più di mezzo ettaro situato nel settore sud della denominazione e con vigne di 35 anni, ecco un Pommard di grande struttura, ricco di frutto e materia, con il tannino un po’ ruvido, comunque tipico e di buona piacevolezza.
Pommard 1er cru Frémiers ’11
Da meno di un ettaro, nello stesso settore del precedente ma al confine con Volnay, il Frémiers è intenso, lungo, di notevole spessore e ricco di frutto, e mostra una maggiore complessità e profondità rispetto al precedente.
Pommard 1er cru Grand Clos des Epenots ’11
Da vigne piantate in tre periodi (negli anni ’30, ’40 e ’70) nel settore rivolto verso Beaune, il Grand Clos des Epenots è ricco, materico, con tannini fini ed eleganti, di bella lunghezza, speziato e di grande nitidezza aromatica. In questo momento tuttavia non scava il solco che mi aspettavo rispetto ai precedenti Premier cru assaggiati.
Pommard 1er cru Les Rugiens ’11
Si torna nel settore sud della denominazione per Les Rugiens, uno dei migliori Premier cru di Pommard, che in questa versione presenta un naso nitido con toni di sottobosco e terra umida, mentre il palato è ricco, lungo, speziato, con tannini densi e setosi. Col tempo dovrebbe emergere il Grand Clos des Epenots, ma in questo momento è il migliore dei quattro.
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