
Parlare del Verdicchio di Matelica Collestefano anche solo due anni fa avrebbe voluto dire infilarsi in una polemica in cui gli schieramenti erano particolarmente rigidi. Si passava dal definirlo il miglior vino bianco italiano, al livello dei top borgognoni, al considerarlo come un Verdicchio come tanti, poco interessante e dal profilo completamente trascurabile.
L’annata 2007 bevuta oggi mi sembra faccia giustizia di questi eccessi. Il vino è in perfetta forma, ancora freschissimo, vibrante, con un equilibrio e una gradevolezza davvero notevoli. L’eccessiva acidità che spesso gli è stata rimproverata risulta completamente risolta e resta sul palato come struttura pulsante, e mi sembra che sia proprio ora il momento migliore per berlo, anche se ha ancora diversi anni davanti per dare belle soddisfazioni.
Ma… Accanto alla grande tenuta e al discreto fascino manca la profondità e la complessità necessarie per essere un fuoriclasse assoluto. Ritengo questo 2007 sicuramente degno di essere considerato tra i migliori della sua tipologia (e di conseguenza tra i migliori bianchi d’Italia, visto che non sono moltissimi quelli di alto livello), ma è ancora lontano da certi modelli cui lo si era voluto affiancare.
Per concludere va ricordato il suo splendido rapporto qualità prezzo, quello si da migliori in assoluto: in enoteca si aggira intorno agli 8 euro!
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