
Vega-Sicilia è un esempio di innovazione di successo diventata grande tradizione che oggi, viste le convinzioni dei nostri tempi, avrebbe qualche problema a essere realizzata. L’azienda infatti nasce nel 1864, quando Don Eloy Lacanda y Chaves, di ritorno dagli studi di enologia a Bordeaux, comprò dei terreni nella rinomata zona vinicola di Ribera del Duero, e decise di piantarci oltre al tempranillo, il grande vitigno autoctono della zona, cabernet sauvignon, merlot, malbec, carmenere e pinot nero. Se le ultime due uve furono ben presto abbandonate, le altre continuano ancora oggi a comporre i vini aziendali.
Le vigne (250 ettari, con diverse piante più che centenarie) situate su terreni siliceo-calcarei a 750 metri di altitudine, le rese molto basse (circa 22 hl/ha) e un lunghissimo (e complicatissimo, con una serie di passaggi da botti grandi a barrique nuove, barrique usate e ritorno a botti grandi) invecchiamento in legno sono il principale segreto di questo vino. La messa in commercio non è regolare ma viene effettuata quando si considera il vino pronto (1968 e 1982 sono stati commercializzati entrambi nel 1991, il 1970 è uscito dalla cantina nel 1995, con un passaggio in legno di oltre 16 anni, il 1991 è uscito nel 2004, dopo 13 anni…). Inoltre l’Unico, in annate considerate poco qualitative, non viene prodotto. Il Ribera del Duero Unico 1991(tempranillo 85%, cabernet sauvignon 13%, merlot 2%) è uno straordinario vino mediterraneo: carnoso, ricco, fruttato, con profonde note speziate e sfumature di tabacco, e allo stesso tempo freschissimo, teso, lungo e di grande eleganza. Ancora giovanissimo, necessita di un po’ di tempo nel bicchiere per esprimersi al meglio. Senza dubbio uno dei grandi vini del mondo.
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