Lo Château Simone è da molti anni uno dei miei vini del cuore, fin da quando lo incontrai nei primi anni ’90. A quel tempo non si parlava certo di vini mediterranei come di uno stile o di una tipologia di qualità, soprattutto per quanto riguarda i bianchi, ma ripensandoci oggi quell’innamoramento che provai fin dai primi assaggi potrei identificarlo come il riconoscimento di un’identità allora ancora non affermata linguisticamente ma certo già ben presente.
Château Simone rappresenta in effetti una sorta di quintessenza della qualità dei vini bianchi del sud, cui si aggiungono una finezza e una longevità straordinarie. Da uve autoctone, in questo caso clairette (80%), con una piccola aggiunta di grenache blanc, ugni e muscat, è elegante, di carattere, struttura ed equilibrio. Sapidità, agrumi, leggere note di miele amaro e di macchia mediterranea ne fanno un grande vino, tutto da bere e che si esprime al meglio dopo qualche anno passato in bottiglia.
Lascia un commento