Spesso diciamo (dico…) che il pinot nero di fuori-Borgogna non è mai davvero soddisfacente, costretto com’è a confrontarsi con alcuni tra i più grandi e caratteristici vini del mondo, cioè con l’inconfrontabile. Poi ci capita di bere delle bottiglie totalmente sconosciute e restare a dir poco piacevolmente sorpresi.
Jacques Tatasciore è uno dei più famosi e discussi viticoltori svizzeri e questo è il suo vino di riferimento, tanto che qui in Svizzera viene considerato IL Pinot Nero. I suoi vini nascono dai circa 300 cloni di pinot nero presenti nelle sue vigne, selezionati con grande attenzione da anni, privilegiando quelli che danno grappoli con tante acinellature.
Da 5 ettari realizza quattro etichette, ognuna delle quali tirata a poche centinaia di bottiglie, tanto da avere una produzione complessiva che si aggira attorno alle 2.000 bottiglie annue, mentre in cantina è di una pulizia che sfiora (e per molti va anche oltre) l’ossessione. La 2005 qui è considerata la migliore annata dell’ultimo decennio, e l’impressione è subito quella di avere di fronte un grande vino.
Al naso Les Rissieux è intenso e complesso, con toni di frutti rossi e spezie, seguito da un palato ricco e teso insieme, lungo e sfaccettato, intenso e profondo, di bella coerenza e di grande fascino, insomma da mettere a fianco a un Borgogna di alto livello. Il paragone con un Clos-Saint-Jacques che ha fatto il nostro amico svizzero che ci ha fatto bere questo vino è forse un po’ al limite… ma nemmeno troppo. Splendido.
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