
In occasione di una cena di compleanno abbiamo deciso di stappare alcune bottiglie che fossero sia divertenti che “importanti”. Noi le abbiamo bevute – con grande piacere – in questa occasione, ma se vi capita di trovarle saranno etichette ideali anche per le prossime festività natalizie.
Alta Langa Brut Zero sboccatura tardiva Cantina Maestra 2005 Enrico Serafino
Un “dosage zero” a base di pinot nero con un 15% di chardonnay davvero di ottima fattura. Digerito il passaggio alla Campari, la Serafino sta sfornando da un paio d’anni alcuni tra i più godibili e ben eseguiti metodo classico italiani, ben al di sopra di molti Franciacorta o Trento. Fresco, teso, equilibrato e di buona finezza, un delizioso vino da aperitivo.
Champagne Brut 1996 Dom Ruinart
A grande millesimo grande bottiglia. Cremoso e avvolgente ma allo stesso tempo teso e splendidamente sostenuto lungo tutto il palato dall’acidità fino ad un finale lungo e complesso. Un marchio storico che molti ritengono un po’ “banale”. Forte di alcuni assaggi di vecchie annate, per tutti un 1961 in perfetta forma bevuto un paio di anni fa, posso tranquillamente affermare che questa bottiglia avrebbe potuto accompagnarci ancora a lungo, ma che è stato piacevolissimo anticipare il distacco.
Vosne Romanée 1er Cru Les Malconsorts Cuvée Christiane ’06 Domaine de Montille
Discorso molto simile per questo “quasi La Tâche”. In effetti, la Cuvée Christiane proviene dalle vigne più vicine al Grand Cru, quelle che crescono nella rientranza ad angolo retto che lo contraddistingue. Elegante, profondo e complesso, dai tannini con una tessitura finissima e di grande nitidezza e di altrettanto grande precisione aromatica, nel suo susseguirsi di fiori e frutti di bosco, con fragranti sfumature speziate, riesce ad essere ancora austero, ma allo stesso tempo tutto da bere, fino a strizzare la bottiglia per gustarne l’ultima goccia.
Porto Vintage ’00 Niepoort
Da vigne di più di 40 anni di tinta amarela e touriga nacional, è intenso, di buon equilibrio, con le spiccate note classiche di confettura di ciliegie e spezie, in particolare cannella, e sfumature terrose. Di buona potenza e struttura, è pieno e di notevole lunghezza. Una sola pecca: un finale in cui le sfumature dolci risultano un po’ troppo marcate.
[soliloquy slug=”dalla-borgogna-porto”]
Adoro il Vosne Romanée Les Malconsorts di de Montille!!!