
La valle della Bekaa è (tristemente) nota per essere stata il principale teatro della guerra del Libano. Tuttavia è proprio qui che dal 1930 la famiglia Hochar produce alcuni vini che si possono considerare senza dubbio tra i migliori (se non I migliori) del Medio Oriente.
Se lo Château Musar Rosso è da anni considerato come uno dei grandi vini del mondo, singolare connubio di cabernet sauvignon e uve tipiche del Rodano, cinsault e carignan, lo Château Musar Bianco è invece frutto di due uve autoctone, obaideh e merwah, che in Libano vengono considerate come le antenate dello chardonnay e del semillon.
Suolo ghiaioso calcareo, vigne su piede franco che vanno dai 60 ai 90 anni, situate fino a un’altitudine di circa 1400 metri, resa di 25 ettolitri per ettaro, la versione 2000 si è dimostrata davvero affascinante.
A colore e naso evoluti, in cui emergevano sfumature e note che ricordavano un elegante Sherry, ha fatto seguito un palato vibrante e intenso, di grande struttura, ampio, profondo, in cui emergevano via via sentori minerali, di frutta secca e di buccia d’agrumi, con una nota ossidativa per nulla fastidiosa, anzi intrigante, e un finale ben sostenuto da buona dose di acidità e sapidità. Un vino particolare, molto mediterraneo e davvero splendido a tavola.
certo, bisseremo di sicuro!
bisogna bissare
Bevi Libanese e non mi dici niente?
🙂