Gli ultimi assaggi degli Champagne di Benoît Lahaye mi avevano lasciato meno entusiasta rispetto a qualche anno fa, e anche questa volta sono rimasto un po’ perplesso. L’azienda è situata a Bouzy, nel cuore della Montagne de Reims, e coltiva 4,5 ettari quasi esclusivamente a pinot nero (circa il 90%).
Benoît lavora in biodinamica dal 2003, e questo nonostante le difficoltà del clima della Champagne, che certo non facilita questa scelta. Nel mio ricordo c’erano prodotti di buona pienezza – siamo pur sempre a Bouzy – ma scattanti e grintosi, quasi affilati, mentre questo Essentiel (85% pinot nero, 15% chardonnay) mi è sembrato un po’ troppo “pacificato”, rotondo e in piena maturità. Insomma, senza nulla togliere a una bolla sempre di buona piacevolezza, il risultato è convincente solo a metà.
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