Da qualche anno la maggior parte degli appassionati quando deve scegliere uno Champagne non giura che per dei piccoli produttori da poche decine di migliaia di bottiglie, affermando che solo loro rappresentano la vera essenza della Champagne.
Così bere uno Champagne di una grande maison come la Charles Heidsieck, proprietà per di più di un grande gruppo del lusso come EPI, anche le Cuvée de Prestige più note e apprezzate, sembra essere diventato un tradimento del territorio, un volgare appoggio all’industria, incapace di darti quelle sensazioni che solo il prodotto “autentico” e “artigiano” può darti.
E poi la bottiglia arriva in tavola, in questo caso il Blanc des Millénaires Brut 1995, un Blanc des blancs composto dallo chardonnay di 4 Grand Cru (Avize, Cramant, Le Mesnil, Oger) e 1 Premier Cru (Vertus) della Côte des Blancs maturato 17 anni, e tutti questi discorsi diventano chiacchere vuote.
Splendido, cremoso e teso allo stesso tempo, lungo, complesso, con una ricchezza aromatica e gustativa da far impallidire per precisione e nitidezza. Difficile spiegare quanto sia bello essere così inattuali e poco à la page…
Lascia un commento