Indirizzo: | via Angelo Rubino, 1 - 84078 Vallo della Lucania (Sa) |
Telefono: | 0974 717387 |
Sito internet: | Pagina FB |
Giorno chiusura: | i pranzi di sabato e domenica |
Fascia di prezzo: | 15-20 euro |
Carte di credito: | nessuna |
Andateci per: | le buone pizze con ingredienti locali di alta qualità |
Sull’onda del boom della pizza “gourmet” degli ultimi anni, stanno nascendo anche lontano dalle grandi città e in zone fino a poco tempo fa insospettabili degli indirizzi che puntano su qualità e territorio, termini che per molti hanno poco a che fare con la pizza, cibo popolare e “povero” per eccellenza.
Eppure, là dove ci sono prodotti di eccellenza e un po’ di iniziativa, è facile compiere il passo. È quello che hanno pensato i tre soci – Giuseppe Boccia, Carmine Mainenti e Paolo De Simone – di questa pizzeria inaugurata da pochi mesi alle porte di Vallo della Lucania, seminascosta in uno slargo a poca distanza dall’uscita dell’autostrada.
Giuseppe, in particolare, dopo aver assaggiato la pizza di Enzo Coccia e poi quelle di altri illustri pizzaioli, si era messo in testa di aprire anche qui in zona una pizzeria di livello, e ha trovato una valida compagnia in Paolo – già esperto di impasti, avendo un panificio di famiglia poco distante, Storie di Pane – e Carmine.
Dopo un lungo lavoro di ricerca, hanno messo a punto due tipi di impasto “simil-napoletano” (mentre la tendenza salernitana punta solitamente a una pizza dal cornicione più basso): il primo, piuttosto soffice, a base di una miscela di farina Caputo e farine locali provenienti dalla vicina azienda agricola Cobellis, che in un campo di Pattano ha avviato ad hoc la coltivazione di grano; il secondo a base di farina Petra 9 per le pizze “integrali”, che hanno un gusto più rustico e un impasto appena più “panoso”.
In entrambi i casi, i dischi di pasta vengono conditi assemblando in maniera originale e con combinazioni golose le eccellenze cilentane – talvolta abbinate a prodotti extra-territoriali, ma sempre molto buoni, e orgogliosamente citati con “nome e cognome” – che fanno bella mostra di sé nella vetrina del bancone antistante al forno, di fronte all’ingresso: salame di Gioi, mozzarella di bufala e “mozzarella nella mortella”, cacioricotta e altro ancora, proposto anche come antipasto nei taglieri assortiti che possono precedere la pizza insieme a gustosi fritti come i crocché di patate, gli arancini rossi e bianchi e le frittatine di pasta a base di bucatini Vicidomini, prosciutto cotto Pedrazzoli e pancetta locale, tutti con panatura proveniente dal panificio Storie di Pane.
Riguardo alle pizze – meritoriamente condite con un filo di olio extravergine di oliva del frantoio Pietrabianca di Casal Velino Marina – c’è davvero l’imbarazzo della scelta: si va dalle più semplici, ma nondimeno gustose, come la Cilentana (pomodoro cotto, cacioricotta di capra L’Arenaro di Acquavella, pomodoro San Marzano DOP Danicoop, fior di latte caseificio Vallepiana di Eboli, basilico) e Marinara (pomodoro San Marzano DOP Danicoop, acciughe sott’olio di Cetara Delfino, aglio, origano) – tutte proposte al prezzo di 4 euro e disponibili anche con impasto “integrale” (con un piccolo sovraprezzo) – fino a quelle “speciali” come la Fino e Contraffino (mozzarella nella mortella Le Starze, datterino giallo Finagricola, ‘nduja di Spilinga, basilico) o la Cotto e schiacciate (fior di latte caseificio Vallepiana di Eboli, melanzane grigliate, prosciutto cotto Pedrazzoli, patate schiacciate, scaglie di Parmigiano 36 mesi), cui si aggiungono le proposte “fuori carta” a rotazione.
Da bere c’è una piccola ma valida selezione di etichette cilentane (dalle cantine Cobellis, San Salvatore e De Concilis) e le birre artigianali del Birrificio Fiej di Castelnuovo Cilento, mentre per concludere la cena ci sono i buonissimi gelati realizzati da Raffaele Del Verme a Torchiara, all’Antica Gelateria Di Matteo.
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