
Indirizzo: | Costa San Giorgio, 6 - 50125 Firenze |
Telefono: | 055 0680545 |
Sito internet: | www.laleggendadeifrati.it |
Giorno chiusura: | lunedì |
Fascia di prezzo: | 60-80 euro |
Tipo di locale: | ristorante |
Andateci per: | scoprire un’altra Firenze, l’ospitalità che sposa l’alta cucina |
Filippo Saporito ha accettato una proposta che non si poteva rifiutare. Così alla fine del 2014 La Leggenda dei Frati che tutti conoscevamo – in quel di Castellina in Chianti – ha chiuso i battenti, per ripresentarsi circa un mese fa in veste rinnovata, a qualche decina di chilometri di distanza.
Lo spazio al pian terreno del museo di Villa Bardini, con vista a volo d’uccello sul cuore rinascimentale di Firenze, regala un bel tuffo al cuore del commensale che varca la soglia dopo un tratto in salita lungo la ripida Costa San Giorgio, che si inerpica su per le colline Oltrarno (ma si può arrivare anche in macchina, approfittando del comodo parcheggio del ristorante presso il Forte Belvedere).
Il nitore dello spazio, valorizzato dalla luce fredda di inizio marzo che entra dalle grandi vetrate, riesce a farsi avvolgente senza affaticare gli occhi. La sala si sviluppa in un ambiente a L, che circonda il giardino; arredi minimal, tavoli rotondi e ben distanziati, le opere d’arte della Galleria Continua di San Gimignano alle pareti e cristalli di design sulle tovaglie bianche rendono elegante e piacevole l’atmosfera.
Calorosa l’ospitalità: lo chef è spesso in sala e si intrattiene con i commensali, il servizio è giovane, competente e mai invadente. Dalla cucina escono i grandi classici della Leggenda dei Frati (c’è anche il menu degustazione con i piatti cult dello chef a 55 euro) e piatti stagionali che offrono ampia varietà di scelta pur in una carta ristretta, comunque giocata tanto sui sapori di terra (del territorio) quanto su quelli di mare.
Prima di cominciare, una piacevole amuse bouche con Spugna all’ortica, salsa allo yogurt ed estratto di carota che pulisce e prepara il palato al seguito, ma anche una golosa focaccia ai cereali con battuto di lardo alle erbe aromatiche, che ci riporta in terra Toscana.
Tra gli antipasti si va sul sicuro con l’Uovo fritto con asparagi cotti e crudi e fonduta di Pecorino di Pienza, valide anche le Alici impanate e tartara di gamberi insalata di patate e prezzemolo; meno convincenti, al capitolo primi, i Bottoni di baccalà con crema di zucca gialla e cipolla bruciata, mentre è corroborante l’assaggio del Brodo di cardi giocato tra sapori della memoria e tecniche di cottura impeccabili.
Il piatto del cuore resta però il Piccione con salsa BBQ e patate grattate, ancora una volta cottura riuscita e bocconi succulenti. In chiusura, dopo un divertente pre-dessert a base di gelato alla piña colada su cialda al cioccolato, un ultimo guizzo con un dolce sorprendente per avvolgenza, freschezza e golosità insieme: Fragole, Basilico e Mandorle in equilibrio tra spugna alle fragole, sorbetto al basilico e gelato alla mandorla con lo sprint dei semi di tapioca tostati. Ma chi ama i sapori decisi, come quello del tabacco al bourbon, non resterà deluso dallo scenografico Sopra e sotto la Coppa Martini, per una pasticceria che si spinge decisamente oltre gli schemi.
Carta dei vini che si conferma valida, protagoniste le grandi denominazioni toscane.
Grande attenzione al dettaglio: ottimi i grissini di carasau al sale nero, buono e fragrante il pane (in quattro varianti), un must la torta della nonna servita col caffè e petit four a portar via. In attesa della prossima visita, magari in estate, per godere della bella terrazza all’aperto.
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