
Indirizzo: | Piazzale G. Loffredo, 04100 Latina (LT) |
Telefono: | 0773 273418 |
Sito internet: | www.ilfoglianohotel.it |
Giorno chiusura: | martedì; in estate aperto solo a cena |
Fascia di prezzo: | 60-70 euro (menu degustazione da 50, 60 e 80 euro) |
Tipo di locale: | ristorante gourmet |
Carte di credito: | tutte tranne Diners |
Andateci per: | la cucina che unisce eleganza e sostanza, e un'accoglienza a tutto tondo |
Il Vistamare, per una cena romantica o un pranzo pieds dans l’eau
Forse Latina – e il suo litorale “di mezzo”, tra Torre Astura e il Circeo – non è esattamente la prima destinazione che vi verrà in mente per un bel pranzo pieds dans l’eau o per una romantica cena sul mare. Eppure il Vistamare si rivela invece una scelta felice in entrambi i casi (pure nei mesi freddi, quando ci si può godere lo spettacolo del mare in inverno al calduccio dalle belle vetrate).
Siamo all’interno del Fogliano, un bell’hotel dal design piacevolmente intimo e personale, stretto tra la spiaggia e il lago di Fogliano. Qui lo chef Rocco De Santis ha preso da poco più di due anni il timone della cucina, curando tutto, dalle prime colazioni ai panini proposti in spiaggia in estate (quando il ristorante gourmet chiude a pranzo per dedicarsi a una proposta più easy pensata soprattutto per gli ospiti dell’hotel).
Di sera e in inverno, invece, il ristorante gourmet lavora a pieno ritmo e va in scena la cucina di Rocco, che studia e ristudia piatti (intesi anche come supporti, scelti con cura o realizzati da un’artigiana del luogo su suo disegno) e ingredienti, andando a scoprire anche quanto di buono offre questo territorio un po’ misconosciuto.
Poi comincia il percorso vero e proprio, affidato allo chef (il menu Liberocco, da 80 euro per 9 portate, invoglia, ma ci sono anche due percorsi più “leggeri” da 50 e 60 euro).
Così in tavola arriva una bella sequenza di piccoli assaggi da mangiare per lo più con le mani, che giocano tra le origini (campane) dello chef, il territorio laziale e i rimandi all’Oriente: gyoza ripieno di amatriciana, frittatina di pasta, mini-muffin al formaggio con carpaccio di pesce affumicato e paninetti napoletani aprono il via alla cena, insieme ai pani fatti in casa e a un assaggio di due differenti tipologie di olio extravergine, seguiti nel nostro caso dal benvenuto con il Polpo (c)3 (polpo croccante – laccato al rosmarino – con carota e caprino).
Tra gli assaggi, ci colpiscono il Manzo a mare… ricci, burrata e acciughe (per quanto la burrata risulti un po’ invadente), il buonissimo Sgombro 9.846,39 km (distanza che separa Napoli e Tokyo) cotto al vapore di sale con crema di friarielli, provola bruciata, insalata di alga kombu e maionese di miso, i golosi “triangoli” di parmigiana su ricotta di Amaseno con vongole, totanetto ripieno e acqua di pomodori Torpedino.
Proseguiamo ancora con le fettucce al pesto di basilico con cozze, gambero crudo e polvere di arachidi, inaspettatamente equilibrate e gustose, e con la triglia in crosta di pane allo zafferano con salsa all’aglio di Nubia, pesto di uvetta e pinoli e marmellata di cipolla rossa (idea già vista ma davvero buona).
Niente male anche la chiusura con un dessert tutto virato sul caffè, Canapule: cannolo di thuile di cioccolato ripieno al caffè, mousse di yogurt, gelato al caffè, crumble e gelatina al rum.
La sala de Il Vistamare, guidata da Carmine Robibaro insieme alla giovane Erica Carapellotti, è in grande sintonia con la cucina e ne segue le mosse creando un bel dialogo tra i fornelli e la tavola. E pure la bella scelta di etichette non banali (un po’ nascoste tra i grandi “must” della ristorazione di un certo livello) contribuisce a far trascorrere una serata davvero piacevole.
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