
Indirizzo: | piazza Pakistan, 1A - 00144 Roma |
Telefono: | 06 5921980 |
Sito internet: | www.ristoranteilfungo.it |
Giorno chiusura: | sabato a pranzo e domenica sera |
Fascia di prezzo: | 45-55 euro |
Tipo di locale: | ristorante |
Carte di credito: | tutte |
Andateci per: | la splendida vista, l’insalata di polpo alla brace con patate, punte di asparagi e pomodori verdi cotti nella cenere |
*** Attenzione, recensione non più aggiornata ***
È strana, a volte, la fortuna dei ristoranti. Ce ne sono almeno un paio a Roma, che la critica relega sempre a un ruolo di secondo o terzo piano, mentre il pubblico riconosce come veri e propri classici. Uno di questi è all’interno della Casina Valadier, al Pincio, un altro è all’EUR, in quella struttura un po’ misteriosa e affascinante che è il Fungo, poco distante dal Palazzo dello Sport. La gestione, da più di quattro lustri, è della famiglia Reggiani, ma il numero di chef che si è avvicendato ai fornelli è considerevole.
Due i locali, con offerte completamente diverse: bar e cibo veloce al Piano Zero, ristorante gourmet con vista al quattordicesimo. Le cose sembrano andare spedite da quando lassù c’è Stefano Galbiati (un passato a La Rosetta e al Sanlorenzo) a dirigere le operazioni in cucina. Menu accattivante, carta dei vini già valida e “in progress”, con grandi etichette anche dall’estero, il servizio professionale di sempre. Dal menu estivo, un’insalata di polpo alla brace con patate, punte di asparagi e pomodori verdi cotti nella cenere (notevole), buoni spaghetti fatti in casa con cicoria, mazzancolle e guanciale (sebbene il ruolo delle mazzancolle fosse un po’ marginale), filetto di baccalà delle Far Oer su pesto di fagiolini.
Insomma, considerata anche la perenne scarsezza di buoni indirizzi in zona, il Fungo si è dimostrato tutt’altro che velenoso, a dispetto dell’oblio guidaiolo.
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