Indirizzo: | via Borgognona, 4 - 00187 Roma |
Telefono: | 06 699811 |
Sito internet: | www.hoteldinghilterra.com |
Giorno chiusura: | nessuno |
Fascia di prezzo: | 65-90 euro |
Tipo di locale: | ristorante |
Carte di credito: | tutte |
Andateci per: | lo stinco con asparagi e spuma di formaggio |
Al ristorante dell’Hotel d’Inghilterra trovate un’offerta gastronomica di qualità e a prezzi competitivi, se confrontati con quelli degli altri cinque stelle cittadini.
Le Recensioni di Via dei Gourmet:
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Ottime conferme dal Café Romano dell’Hotel Inghilterra, che sta dietro a piazza di Spagna, ovvero all’interno di un perimetro da coprifuoco per i gourmet, salvando qualche rara eccezione come Palatium.
Qui l’ambiente è elegante, lo staff lavora egregiamente ed è ben coordinato con la cucina, dove si è deciso di confermare la (meritata) fiducia ad Antonio Vitale. Qualche novità rispetto alla scorsa volta riguarda l’ulteriore, intelligente semplificazione del menu del pranzo, che comprende ora anche alcuni piatti della tradizione (amatriciana, carbonara) a un prezzo competitivo.
Sfavillante e stagionale, invece, quello serale. La proposta di degustazione, a 65 euro, ci è parsa convincente su tutta la linea; pollice alzato per la zuppetta di fagioli con calamaretti, le capesante con le chips di radicchio, i paccheri con la genovese di manzo (rivisitazione del classico partenopeo, rivisto in chiave molto più leggera), lo stinco (ebbene sì, non abbiamo potuto fare a meno di ordinarlo di nuovo) con carciofo e salsa amatriciana.
Dessert curati e buona carta dei vini sanciscono la solidità di un ristorante che, giorno dopo giorno, riesce a conquistarsi una clientela sempre meno “alberghiera”.
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Recensione di Federico Iavicoli del 18/06/2011:
Quando ti rassegni all’idea che in un posto con grandi potenzialità la ristorazione se la siano dimenticata, e poi scopri che non è più così, la soddisfazione è grande. È il caso dell’Hotel d’Inghilterra, due secoli di storia dell’ospitalità a un passo da piazza di Spagna.
Il nuovo corso si muove sotto la sapiente regia di Massimo Colli e Samuele Annibali, nuovo direttore del food & beverage. Ottima ci è parsa l’idea di mettere ai fornelli Antonio Vitale, di Cava de’ Tirreni. Poco più che trentenne, ma con importanti esperienze alle spalle, come quella al Molino Stucky de l’Hotel Hilton di Venezia, ha pensato a un menu mediterraneo e intelligente, che ha dalla sua pure un prezzo competitivo, se confrontato con quello degli altri cinque stelle cittadini. Ce la si cava con poco più di 60 euro, se non si vuole strafare, o anche meno, se ci si ferma a pranzo, magari a uno dei tavoli allestiti all’aperto. Seguiti con professionalità dal sommelier Marco Lo Verso, sfoglierete una carta dei vini “in progress”, ma già interessante.
Tra i migliori piatti assaggiati, la crema di pomodori verdi con pesce bianco marinato ai sapori orientali (estiva, perfetta) e i tagliolini al San Daniele con croccante di parmigiano e olio allo zafferano. Bella sfida, quest’ultima: fare i conti con uno dei più amati (odiati) classici della cucina d’albergo “ancien régime” e rivisitarlo in chiave moderna, senza spingere troppo sul versante light (son pur sempre tagliolini al prosciutto!). Da top ten nazionale, nel suo genere, lo stinco di vitello servito con asparagi e spuma di formaggio; la chiusura può essere invece affidata allo zabaione al basilico su lasagnette di ananas e gelatina di banane.
Arrivando un po’ prima, o trattenendosi un poco, non è da disdegnare un salto al bar dell’albergo; in fatto di bere miscelato la sanno lunga.
mirko says
sono stato ultimamente a ristorante cafè romano ed era molto tempo che non andavo più e sembra che all’improvviso sia cambiato qualcosa. Ho assagiato i fiori di zucca ripieni alla ricottadi bufala a dir poco enebrianti e poi siccome sono 1 amante delle carni ho preso lo stinco di vitello che da quanto era buono da rimanere senza parole, servizio impeccabile