
Indirizzo: | via Chiana, 77 - 00199 Roma |
Telefono: | 06 85355669 |
Sito internet: | brylla.it |
Giorno chiusura: | lunedì |
Fascia di prezzo: | 35-40 euro |
Tipo di locale: | wine bar |
Carte di credito: | le principali |
Andateci per: | provare tanti ottimi vini in una sola serata |
Brylla: Leva la sete. Placa la fame
Uno degli ultimi colpi di coda del 2016 nell’ambito delle nuove aperture a Roma, come recita il pay off, Brylla leva la sete e placa la fame.
Si tratta infatti di un wine bar ma con una buona proposta gastronomica. Nulla di nuovo, direbbero in molti, e invece l’offerta è davvero originale tanto nella forma quanto nella sostanza.
Innanzi tutto le oltre 200 etichette sono tutte, ma proprio tutte, disponibili alla mescita grazie al sistema Coravin, con cui si estrae il vino tramite una “siringa” che buca il tappo di sughero e permette di conservarlo integro grazie a un gas che blocca l’azione dell’ossigeno.
Un’opportunità fantastica per gli appassionati che nell’arco della stessa serata potranno concedersi diversi assaggi o calici di produzioni eccellenti.
Molto chiara la carta che, oltre all’elenco alfabetico, divide le referenze in tre categorie: Riflessivi, Comfort Wines e Scacciapensieri. A guidare ulteriormente la scelta, un sistema di icone che segnala ad esempio i vini di piccole aziende artigianali, quelli “nice price”, i bio o ancora la selezione di Marcella, sommelier nonché mente e cuore dell’intero progetto.
Si va da produzioni esclusive e costose a prodotti di qualità ma dal prezzo assolutamente accessibile.
Dal punto di vista gastronomico la peculiarità sono i piatti cotti nel Josper, forno a brace di origine iberica. Tra gli antipasti, buoni i carciofi con crema di topinambur, molto semplice il caciocavallo irpino in coccio, sorprendenti le cozze alla brace che conservano alla perfezione i sentori del mare tanto da ricordare un po’ il sapore degli stessi mitili crudi.
Molto interessanti le “Pietanze”, cotte sempre nel Josper: spicca senza dubbio un’ottima pluma di maiale iberico con insalatina, radicchio, valeriana e cachi. Perfettamente croccante l’esterno, straordinariamente morbida la parte interna.
Ben riusciti anche i piatti realizzati a cottura lenta: la guancia di manzo alle nocciole e sedano rapa mi ha convinto di più della seppur buona punta di petto di vitella.
La crostatina crema e ananas arrosto non era male, ma più che altro ha rappresentato l’oggetto di abbinamento e confronto coi diversi vini da dessert ordinati a fine pasto.
In definitiva Brylla a cena è stata una bella scoperta, accogliente la sala “blu”, il personale molto competente e simpatico, prezzi dei piatti un po’ sopra la media, ma la qualità c’è.
Se invece non volete cenare ma preferite stuzzicare comunque qualcosa, il consiglio è di sorseggiare il vostro calice al bancone sociale, accompagnandolo con i taglieri o le tapas del “menu bar”, più informale rispetto a quello della sala.
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