Al via l’edizione numero dieci del Festival Triveneto del Baccalà, la manifestazione culinaria itinerante con un protagonista dalle origini nordiche, ma presente nelle cucine italiane da oltre mezzo millennio: lo stoccafisso. L’idea alla base del festival è di restituire una nuova vita al baccalà, come viene chiamato lo stoccafisso in Veneto, un pesce che forse anche per via della lunghezza della sua preparazione è sempre meno presente sulle tavole del Belpaese. Lo scopo è duplice: rinverdire l’utilizzo di questo pesce oceanico, ma anche staccarsi dalle ricette più classiche, dando vita a un nuovo Rinascimento dello stoccafisso.
Così Luca Padovani, presidente del comitato organizzatore del Festival triveneto del Baccalà: «Credo di poter affermare che il Festival sia stato un importante e gustoso strumento di divulgazione grazie alla preziosa collaborazione e professionalità degli chef che hanno partecipato e proposto tantissime nuove ricette».
Le regole del festival sono poche, ma molto specifiche: innanzitutto i partecipanti devono venire esclusivamente dal Triveneto e quindi da Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige; secondariamente la sede del festival non è una sola, infatti la votazione effettuata di volta in volta nei ristoranti che hanno preso parte alla manifestazione; quest’ultimi dovranno presentare un menu composto da antipasto, primo e secondo rigorosamente a base di stoccafisso che resterà in carta per un anno; tutti i piatti presentati dovranno essere innovativi, perciò non legati sia nella preparazione che nel nome alle ricette tradizionali con lo stoccafisso; infine per via della natura itinerante del festival, non ci sarà una sola data, bensì quasi 50 che si terranno dal 14 ottobre 2019 al 31 marzo 2020.
I primi giudici saranno i clienti dei ristoranti partecipanti, che dopo aver gustato i 3 piatti voteranno il loro preferito, i piatti che riceveranno più voti verranno analizzati prima sulla carta da una giuria di chef che ne selezionerà 10 e poi assaggiati dalla giuria del Comitato Organizzatore che li porterà a 5. Il gran finale è in programma per sabato 16 maggio 2020 all’Isola di San Servolo (Venezia) durante il quale la Giuria Tecnica coordinata da Franco Favaretto, Chef patron del BaccalàDivino di Mestre, decreterà il vincitore del Trofeo Tagliapietra, l’azienda promotrice del festival e una delle aziende leader in Italia per l’importazione, la lavorazione e la distribuzione di prodotti ittici e in particolare del merluzzo, che da sempre ha affiancato l’ideatore e Presidente Onorario Ettore Bonalberti in questa missione.
«Non è facile — ha commentato Favaretto — portare innovazione in un piatto a base di baccalà. Gli chef che partecipano al Festival lavorano infatti abbandonando i canoni della tradizione. C’è poi da dire, a conferma del grande lavoro che sta dietro ogni ricetta, che la maggior parte dei piatti elaborati per le precedenti edizioni del Festival li troviamo ancora oggi nei menù degli stessi ristoranti».
Se avete già l’acquolina in bocca e non vedete l’ora di prenotare una delle serate, ecco il programma completo con date e ristoranti partecipanti https://www.festivaldelbaccala.it/programma/
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