
Una serata alla Terrazza Boscolo Dama in compagnia della Maison Vranken-Pommery
L’estate ormai è inoltrata e a Milano le terrazze sono cornice dei migliori aperitivi e dopo cena. La Maison Vranken-Pommery, che ha il merito di aver creato il primo brut della storia, ha scelto la magnifica vista sul Duomo della Terrazza Boscolo Dama per la sua serata “Champagne sotto le stelle”.
Quindi come non partire dal Royal Blue Sky Dry, lo Champagne che ci ha dato il benvenuto. Con un tono zuccherino piuttosto elevato e spiccati sentori di frutta sia al naso che in bocca, il suo servizio ideale è “sur glace”, come indicato sulla bottiglia, per smorzare sia la dolcezza che il perlage vivace.
Questo Champagne accompagna anche l’amuse-bouche che fa da apriporta al menu di 4 portate ideato dall’executive chef del Boscolo Giovanni Caracciolo, figura voluta fortemente da Paola Natucci Castaldo, proprietaria di DAMA srl, la società che da gennaio 2016 si occupa della ristorazione del Boscolo Hotel.
L’aspic di mango e papaya con coda di aragosta introduce una nuova bollicina: il Summertime Blanc de Blancs Brut. 100% uve chardonnay, la sua leggerezza e la sua freschezza lo rendono ideale per un antipasto così delicato ed estivo. Il nome dello Champagne tra l’altro lascia intuire essere solo uno di quattro prodotti studiati appositamente per le diverse stagioni.
I ravioli di crostacei con tartufo nero sono serviti con uno Champagne che rientra maggiormente nei canoni classici della tipologia. È il Brut Apanage, con una maturazione sui lieviti di 42 mesi. Presenta un bouquet più complesso che si chiude con note di piccola pasticceria. La sua piacevolezza e il perlage fine lo rendono ideale a tutto pasto, tant’è che resterà a tavola anche con il succoso filetto di vitello alla Rossini, pulendo bene il palato dalla cremosità del foie gras.
È l’attuale Chef de Cave della Maison Pommery, Thierry Gasco, l’ideatore della Cuvée Apanage Prestige di cui fa parte l’ultimo Champagne della serata, l’Apanage Rosé Brut. Qui il pinot nero di Bouzy conferisce un riflesso rosa tenue e rilascia note di piccoli frutti rossi. In abbinamento un cannolo siciliano rivisitato dallo chef Caracciolo.
Una serata piacevole con prodotti di eccellenza, dalla pasta del pastificio Fabbri, ai tartufi di Giuliano Tartufi, conclusasi con un piccolo cadeau per le signore di Fedua, perfettamente in linea con il livello dell’elegante ed esclusiva location in cui si è svolta.
Leggi tutte le ultime notizie enogastronomiche qui.
Leggi tutte le degustazioni di vini qui.
Leggi tutte le recensioni di ristoranti a Milano qui.
Lascia un commento