
Il mondo gastronomico attende la cerimonia di premiazione della World’s 50 Best Restaurants, che si terrà a Londra il prossimo 1 giugno. Ma per la prima volta nella storia del premio, l’organizzazione ha deciso di rivelare in anticipo i nomi dei ristoranti che sono riusciti a conquistare un posizionamento nella seconda metà della classifica, quella meno ambita ma pur sempre indicativa delle migliori cucine del mondo.
E infatti sono tante le insegne degne di nota comprese tra il 51esimo e il 100esimo posto, dove si segnala la presenza di due soli italiani: Davide Scabin che con il Combal.Zero occupa la posizione 65 (perdendo quota dalla 51 dello scorso anno) e Umberto Bombana, orgoglio italiano a Hong Kong, dove dirige la cucina di uno dei più apprezzati ristoranti asiatici – l’8 ½ – in posizione 62.
Sono undici i nuovi ristoranti che accedono alla top 100, tra loro il Nerua di Josean Alija a Bilbao e il Mikla di Istanbul; grande soddisfazione anche per David Munoz, che con la cucina d’avanguardia di DiverXo – tre stelle Michelin di Madrid – risale di 35 posizioni, raggiungendo quota 59. Significativa anche la scalata del The Clove Club di Londra, che ottiene il 55esimo piazzamento, mentre il Fat Duck di Hesthon Blumenthal – ancora un’insegna britannica – esce dalla lista dei 50 e si attesta in 73esima posizione. Tra le altre novità l’ingresso di un ristorante canadese (non succedeva dal 2010) con il Joe Beef di Montreal, e il pari merito in 88esima posizione per due ristoranti, Tasting Room e Zuma. In tutto sono ventiquattro i Paesi rappresentati nella seconda metà della top 100, dislocati in sei continenti a testimoniare l’emergere di nuovi poli gastronomici d’interesse in tutto il mondo.
Per la lista completa www.theworlds50best.com/list/51-100-winners
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