
La seconda giornata di RistorExpo 2014 “In cibo veritas” si è aperta con un incontro con Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, e il pubblico della manifestazione affiancato dai giovani degli istituti alberghieri. Farinetti ha colto l’occasione per spiegare la sua visione del mondo attraverso il suo ultimo libro, “Storie di coraggio”, e il suo progetto Eataly, comunicando, tra l’altro, la data dell’inaugurazione di Eataly Milano prevista per il 18 marzo 2014, giornata scelta in ricordo delle “cinque giornate di Milano”, e l’apertura di Eataly Parigi tra due anni (in collaborazione con la Galleries La Fayette).
«Stiamo ipervalutando la politica – ha spiegato Farinetti – perché non è grazie a questa che in Italia si assumono più persone o aumentano le esportazioni. Oggi la cosa più importante è fare impresa, generata da lavoratori e padroni. Siamo una società basata sul lavoro, sui salari e il consumo. Questi tre elementi si autoalimentano in una spirale che ha fatto aumentare di venti anni le aspettative di vita e che ora si è interrotta perché la politica non è riuscita a gestire la cosa pubblica, chiedendo troppe risorse ai privati. Dobbiamo svegliarci la mattina con un numero in testa: 0,83. Questa è la percentuale di italiani nel mondo. Il resto dei cittadini del mondo vuole le tre F che caratterizzano l’Italia: Fashion, Food e Forniture. Bisogna quindi studiare il mondo nel suo complesso e superare il contrasto tra la grandissima arte manifatturiera italiana e il provincialismo troppo accentuato che ci rende incapaci di vendere nel mondo».
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