di Widad Tamimi – Arnoldo Mondadori Editore
Sulla prima pagina di questo romanzo si trova la ricetta del caffè arabo, in qualche modo il filo conduttore della storia. La protagonista, Qamar, è una giovane donna giordana per parte di padre che è cresciuta e vive a Milano. Nel momento in cui la sua vita sta per cambiare affiorano i ricordi delle estati passate in Giordania, dove le donne di casa si riunivano a bere caffè e leggerne i fondi, facendo previsioni sul futuro. Il profumo del caffè, italiano, arabo o americano che sia, è onnipresente nei momenti cruciali della storia dove si affrontano in modo sincero – l’Autrice ha origini palestinesi per parte di padre e sicuramente qualcosa di autobiografico nel libro c’è – i dilemmi di chi è nato e cresciuto in Occidente, ma le cui origini e ricordi d’infanzia appartengono ad un mondo a tratti diverso e lontano. Da sottolineare che il tipo di scrittura e lo stile sono decisamente femminili, o comunque dedicati a chi ama le storie sentimentali: personalmente talvolta trovo il contesto ad alto tasso di zucchero ma, nel suo genere, è un libro scorrevole e ben scritto.
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